Bobbio e le opere coi fondi del Pnrr “Un gran lavoro per le imprese edili”

Il Comitato Terme e val Trebbia ha seguito la votazione con cui il consiglio comunale di Bobbio lo scorso 4 febbraio ha deliberato quasi 25 milioni di spesa, di cui 11 per interventi da finanziare col Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Secondo il comitato, i progetti da 11 milioni sono stati deliberati “sulla parola, senza fornire dati o documentazione”, per questo – affermano – “ci sembra importante dar conto di questo scarto nell’uso dei fondi”. Di seguito l’intervento:

Il Pnrr è l’occasione per portare l’Italia nella sostenibilità e nell’innovazione. Ne abbiamo bisogno: le procedure arcaiche dell’amministrazione pubblica, i problemi di gestione del territorio e delle risorse, di efficienza energetica e idrica sono lì a ricordarcelo. Fine corsa. La sfida è progettare e produrre conservando terreno, acqua, aria, materie prime. Uscire dal modello lineare produzione-consumo che divora materie prime come se fossero inesauribili, adottare il modello circolare di produzione rigenerativa, dove gli scarti vengon fatti rientrare. Un’economia della ciambella, l’ha chiamata Kate Raworth, docente di Gestione del Cambiamento Climatico all’università di Oxford. La ciambella come spazio ecologico sicuro e socialmente giusto nel quale vivere. L’anello interno della ciambella fissa i parametri minimi per vivere in uno spazio confortevole. Fuori dall’anello si cade nell’indigenza. L’anello esterno della ciambella fissa i limiti ambientali della Terra, oltre ai quali c’è degrado, inquinamento, instabilità. Scopo delle politiche nazionali e locali è stare dentro la ciambella, applicando criteri di decarbonizzazione, rigenerazione delle materie prime e del suolo, tutela della biodiversità. Ci aspettiamo che le amministrazioni pubbliche scelgano interventi e progetti alla luce di questi criteri, riassumibili in sostenibilità.

L’amministrazione di Bobbio lo scorso 4 febbraio ha approvato il Programma Triennale delle opere pubbliche, con finanziamenti da regione, stato, da accensione di mutui e dal Pnrr. Il più importante, da 6,8 milioni di euro, riguarda un Polo Scolastico per insegnamento all’avanguardia, in corsa per i fondi Pnrr , con anfiteatro, auditorium, palestre, parcheggi, alloggi per studenti fuori sede. Di questo piano ambizioso ad oggi non è dato conoscere il perno, cioè il progetto didattico, senza il quale la definizione di “insegnamento all’avanguardia” rimane un’evocazione vaga. Una spesa di 6,8 milioni per edifici, muri, parcheggi, 10 alloggi per studenti esterni quando le iscrizioni al primo anno di superiori non garantiscono nemmeno la formazione di una classe. Il Polo Scolastico è stato approvato, il progetto c’è, ma nessuno in Consiglio Comunale l’ha in mano, nessuno chiede o spiega come il progetto edilizio risponda a necessità didattiche e a criteri di sostenibilità.

Chi amministra il territorio della val Trebbia fa i conti con dissesti della montagna e con l’erosione del suolo agricolo, quei 10 cm di terreno superficiale che rendono possibili le coltivazioni. Quei 10 cm che per riprodursi impiegano 2mila anni. Perché non avviare progetti specifici ( Cop21 di Parigi) per mitigare l’erosione e tutelare le forme residue di agricoltura, che quassù a breve rischiano di scomparire. Gli edifici pubblici sono energeticamente dei colabrodo: la spesa prevista di 100mila eu per manutenzione, si riferisce all’ efficientamento energetico degli edifici ? A proposito di risorse. Sono destinati eu 60mila per raddoppiare la vasca con acqua solforosa del rio Foino, ma non un euro per concludere i carotaggi e definire la presenza di acque termali su San Martino. Il totale degli interventi è di euro 24.959.000: di questi il 20,7% va nel Polo Scolastico, il 20,3% per asfaltature, pavimentazioni, parcheggi, progetti di strade ; il 16% al recupero della chiesa di S. Francesco e il 17% al ripristino del ponte di Barberino. Alla fine è un gran lavoro per imprese edili. Con quanto valore aggiunto di innovazione, economia circolare e sostenibilità?

La sostenibilità chiede cambiamenti culturali ed economici. Il compito della politica è gestire questi cambiamenti. A Bobbio questi sono i risultati.

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di PiacenzaSera, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.