Lavoratori in nero e documenti non in regola: sospese due attività a Piacenza

Lavoratori in nero e documenti non in regola: sospese due attività a Piacenza. E’ l’esito dei controlli messi a segno dai carabinieri del comando provinciale, insieme ai colleghi del Gruppo Carabinieri Forestali e del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Piacenza, nelle giornate di mercoledì, giovedì e venerdì scorso.

L’attività di un centro massaggi cittadino è stata sospesa per la mancanza del D.V.R. – Documento Valutazione dei Rischi – ed è stata contestata una sanzione di 2.500 euro per poter successivamente rispristinare la stessa. Inoltre, in seguito a verifiche in una ditta con sede in provincia, sono stati scoperti 6 lavoratori stranieri in nero. Al datore di lavoro venivano applicate alcune sanzioni che ammontano a circa 20mila euro per mancata formazione di alcuni dei lavoratori – 7 complessivamente – ed è stata disposta anche la sospensione dell’attività d’impresa.

Inoltre, venerdì 25 febbraio è stata svolta un’ispezione in un cantiere edile in città, impegnato in lavori di riammodernamento di uno stabile. Sono state verificate il rispetto di tutte le norme in materia di sicurezza: idonea viabilità all’interno del cantiere, l’utilizzo consono delle scale di accesso ai ponteggi, l’istallazione di parapetti nei ponteggi e idonee paratie per la difesa dalle cadute nel vuoto dei lavoratori, nonché la predisposizione di reti protettive all’esterno di ponteggi. Il responsabile del cantiere inoltre è stata invitato a presentare – per la successiva valutazione – tutta la documentazione relativa alla adeguata formazione/informazione da parte del datore di lavoro dei lavoratori in merito ai rischi per la salute, alla designazione del coordinatore della progettazione e della redazione/verifica del P.O.S. – “piano operativo di sicurezza”.

“I Carabinieri del Comando Provinciale di Piacenza, quotidianamente impegnati nel capillare controllo del territorio teso a garantire il rispetto della legalità, mercoledì’, giovedì e venerdì appena trascorsi – spiega l’Arma in una nota – hanno rivolto la loro azione al contrasto del lavoro nero e irregolare e alla tutela e sicurezza sui luoghi di lavoro, ancora troppo sovente scenari di incidenti le cui conseguenze sono rese maggiormente tristi dal fatto che il più delle volte risultano corollario del mancato rispetto di normative e procedure di sicurezza”.

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