Le reazioni del mondo politico “Notizia che sconvolge”. “Ipotesi di reato gravissime”

Arrivano le reazioni del mondo politico alla maxi inchiesta che ha portato all’arresto, fra gli altri, di tre sindaci del piacentino.

PD “NOTIZIA CHE SCONVOLGE” – “La notizia del coinvolgimento per gravi reati, tra gli altri, di alcuni amministratori pubblici della nostra provincia ci colpisce e sconvolge come comunità politica e più in generale come comunità piacentina tutta – il commento della Segreteria provinciale del Partito Democratico di Piacenza -. In un momento così drammatico valgono solo due certezze che facciamo nostre come sempre: da una parte la completa e convinta fiducia nella Magistratura e nel rigore delle indagini ancora in corso che ci auguriamo facciano presto piena luce su quanto accaduto, dall’altra il doveroso e assoluto rispetto del principio di presunzione di innocenza sino a sentenza nei confronti delle persone coinvolte.

RANCAN (LEGA) “IPOTESI DI REATO GRAVISSIME” – Il consigliere regionale piacentino Matteo Rancan (Lega) parla di “ipotesi di reato gravissime per amministratori pubblici”: “Un plauso all’Arma dei Carabinieri – afferma – e alla Procura di Piacenza per l’importante operazione condotta all’alba di questa mattina che avrebbe smantellato un vasto sistema corruttivo negli appalti pubblici. Come Lega siamo da sempre e rimaniamo garantisti, sino a sentenza passata in giudicato. Tuttavia sul piano della coscienza e dell’etica pubblica non possiamo esimerci dal condannare sin da ora il sospetto che amministratori pubblici, eletti dai cittadini e che amministrano i soldi dei cittadini, possano macchiarsi di fatti che configurano fattispecie di reato gravissime, come l’associazione per delinquere, la concussione, la corruzione, l’abuso d’ufficio, il traffico di influenze illecite, la turbata libertà degli incanti e della libertà del procedimento di scelta del contraente. E ancora: frode nelle pubbliche forniture, falso materiale e falso ideologico commessi da un pubblico ufficiale, truffa e voto di scambio”.

OSTELLARI (LEGA) “NOI GARANTISTI, MA CHI SBAGLIA PAGA” – Sulla stessa linea di Rancan anche il senatore leghista Andrea Ostellari, presidente della commissione Giustizia a Palazzo Madama e commissario Lega Emilia per Salvini premier. “Pur sottolineando che siamo e rimaniamo garantisti, sempre e con tutti, se le ipotesi di accusa verranno confermate, chi ha sbagliato dovrà pagare, fino in fondo. Confidiamo che la Magistratura faccia rapidamente chiarezza: ne va della credibilità dell’azione amministrativa di un territorio molto vasto, che merita trasparenza e legalità”.

I 5 STELLE “FARE MASSIMA LUCE SULLA VICENDA” – L’operazione anticorruzione che ha portato oggi nel piacentino a 11 arresti e 37 indagati nel tra cui sindaci, funzionari di enti locali e imprenditori nel settore delle costruzioni per falso, frodi, corruzione e voto di scambio, nell’ambito di un’operazione che ha coinvolto oggi circa 300 carabinieri e ha toccato anche le province limitrofe rappresenta un segnale di allarme che le forze politiche locali coinvolte, e che appartengono a schieramenti diversi, non possono sottovalutare, e rispetto alle quali c’è stata l’assenza degli anticorpi”. E’ il commento del consigliere M5S di Piacenza Sergio Dagnino, assieme ai deputati Davide Zanichelli e Maria Edera Spadoni del Movimento.

“Per quanto riguarda la nostra provincia, infatti, sono coinvolti diversi Comuni e importanti amministratori, tra cui i sindaci di diversi comuni e che fino al giudizio rimangono innocenti. Come si vede”, sottolineano i pentastellati, “l’operazione riguarda la Val Trebbia con la creazione di un vero e proprio “sistema” di corruzione diffusa e sistematica che ha coinvolto anche alcuni appuntamenti elettorali con addirittura sospetti di voto di scambio”. “Innanzitutto, è opportuno ringraziare ancora una volta inquirenti e forze dell’ordine per il prezioso lavoro svolto a tutela della legalità, a partire dalla Procuratrice Grazia Pradella e dal Comandante dei Carabinieri Paolo Abrate. Fondamentale è stata in questa indagine anche il ruolo del Trojan, il captatore informatico introdotto da Bonafede nel periodo in cui ricopriva il ruolo di Ministro della Giustizia, che ancora una volta ha dato un grande aiuto alle indagini”.

“Ribadiamo tuttavia”, avvertono i pentastellati, “che la solamente una politica trasparente e partecipata possa essere un possibile antidoto al malaffare che sempre più coinvolge le nostre comunità. Auspichiamo che da parte delle figure coinvolte, ci sia la massima collaborazione con gli inquirenti. Ne va della credibilità delle istituzioni piacentine già duramente colpite da vicende giudiziarie. Sono ancora nitide dentro di noi le immagini dell’arresto del presidente del Consiglio Comunale del capoluogo e la vicenda della caserma Levante. Se non si vuole creare ulteriore sfiducia nelle persone, insomma, bisogna reagire e spalancare le porte ai cittadini che chiedono e partecipano, continuando a credere nella politica e nelle istituzioni”, concludono Dagnino, Zanichelli e Spadoni.

VENEZIANI “UN PUGNO NELLO STOMACO” – Ha affidato le sue riflessioni ad un post su Facebook, pubblicato in mattinata quando ancora non erano stati diffusi i dettagli dell’operazione, l’ex sindaco di Rottofreno Raffaele Veneziani: “Sta rimbalzando sui social la notizia di un’indagine nella quale sarebbero coinvolti anche alcuni Sindaci piacentini. Non circolano nomi, ma più ci penso più mi dico che ho visto ciascuno dei miei ex colleghi dare il massimo per la propria comunità e sarei pronto a giurare sull’onestà di ciascuno di essi. So bene cosa significhi essere toccati da vicino da una indagine, perché ricordo bene quel Venerdì Santo in cui il municipio di Rottofreno fu perquisito nell’ambito di una indagine che fece molto rumore mediatico e che si chiuse con un’archiviazione appena comunicata dalla stampa locale. Lo so bene come si sta, pur non essendo stato toccato direttamente da una vicenda che non mi vide mai indagato ma al cui chiarimento partecipai con anima e corpo”.

“Dobbiamo avere fiducia nella Magistratura, che se si è mossa ha sicuramente acquisito elementi che lo consentivano, ma anche considerare che nessuno è colpevole fino a sentenza definitiva. A volte gli elementi sono solo interpretati male e la fase delle indagini serve a chiarire eventuali malintesi. Confido nell’una e nell’altra parte. Confido in chiarimenti che dimostrino che è tutto un malinteso. I Sindaci (noi Sindaci, perché nel cuore lo si rimane sempre) sono l’ultimo baluardo di prossimità della politica ai cittadini, sono l’ultima cassaforte della fiducia. Sono un patrimonio irrinunciabile. Spero. Spero profondamente. Spero che questa angoscia che ho nel cuore passi quanto prima”.

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di PiacenzaSera, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.