“Ora serve una politica nuova. E il centrosinistra un candidato unitario ce l’ha”

“Sono stati giorni molto travagliati, anche sul piano politico personale, con decisioni dolorose che ho assunto in coerenza con il mio percorso. Ma le 309 firme in appoggio alla mia candidatura, gli attestati di stima che ho ricevuto e il sostegno arrivato nell’ultima assemblea di Alternativa per Piacenza, un peso lo hanno avuto. Ora si può dire che il centrosinistra un candidato unitario ce l’ha”.

Stefano Cugini, in realtà, è anche il primo ad aver rotto ufficialmente gli indugi in vista delle elezioni comunali di Piacenza, toccata da una nuova indagine.

“Io sono garantista ma non nascondo di aver provato, come molti, un senso di nausea ascoltando la conferenza stampa in Procura: un senso di malessere così forte da avermi fatto pensare di mollare tutto – racconta -. Poi ho riflettuto che invece è in momenti come questi che bisogna invece darsi da fare, e che Alternativa per Piacenza è nata proprio per promuovere un modo nuovo di fare politica”.

Cugini esclude poi l’ipotesi gruppone a palazzo Mercanti. “In questi giorni dovremo esaminare alcuni aspetti burocratici (per l’utilizzo del nome Alternativa per Piacenza, vista la separazione dai compagni di viaggio Pd, Articolo 1 ecc, ndr) e poi in occasione del prossimo consiglio comunale annuncerò il mio ingresso nel gruppo Piacenza in Comune, a fianco di Luigi Rabuffi, mentre Sergio Dagnino continuerà a rappresentare il M5s, come è giusto che sia”.

Questa candidatura non poteva essere formalizzata prima, a maggior ragione visto il consenso ottenuto, ed evitare lunghe settimane di dibattiti e polemiche? “Noi abbiamo fatto di tutto per non rompere e portare avanti il percorso di Alternativa per Piacenza in maniera unitaria – risponde Cugini -. A un certo punto mi sono fatto anche da parte, pensando che la mia figura potesse rappresentare un problema, sostenendo invece altre due persone, di cui non farò il nome. Quando invece è stata presentata la candidatura di Massimo Castelli, ho pensato che ci potessero essere le condizioni per affrontare le primarie, pur consapevole del fatto che le probabilità di perdere, contro chi era sostenuto dall’establishment del Pd, fossero alte”.

Ora le cose sono cambiate, e come scrive lo stesso Cugini su Facebook “il centrosinistra adesso un candidato, scelto fuori dai caminetti, ce l’ha. Volendo, per i tanti elettori che lo hanno chiesto, ci sarebbe ancora il tempo per farla diventare una candidatura unitaria”.

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