Piacenza dichiara l’emergenza climatica: approvata la delibera in consiglio comunale

Piacenza dichiara lo “stato di emergenza climatica e ambientale”. Il consiglio comunale ha approvato all’unanimità la proposta di delibera – frutto di una iniziativa popolare partita nel 2019 e presentata agli uffici del Comune lo scorso 26 novembre a seguito di oltre 500 firme raccolte tra i piacentini – con le richieste stilate dagli attivisti di Friday For Future “in linea con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi e adattate alle necessità della nostra città”.

Sono stati i giovani studenti Daniele Rossetti e Stefano Ghidini, in rappresentanza del movimento, a presentare il documento in aula: “Oggi – hanno sottolineato – nessuno può permettersi di ignorare il problema ecologico, i tempi sono maturi per un’azione decisa e concertata sul clima, che ci permetta di affrontare le catastrofiche conseguenze di un uso sconsiderato delle risorse del pianeta. Questi problemi, pur riguardandoci singolarmente, superano di gran lunga le possibilità di azione di ognuno di noi e richiedono un intervento politico deciso; crediamo però che il cambiamento possa, e debba, partire dal basso, dalle nostre scelte individuali e dal livello della nostra comunità civica e comunale, Piacenza, città alla quale siamo tutti legati”.

Il primo punto della proposta chiede la “dichiarazione ufficiale da parte del Comune dello stato di Emergenza climatica e ambientale e il riconoscimento delle responsabilità storiche del cambiamento climatico”. Si chiede poi l’impegno per il raggiungimento dell’obiettivo di zero emissioni nette su tutto il territorio piacentino entro il 2050, facendo ogni sforzo per contenere l’aumento della temperatura globale entro un grado e mezzo. Si avanza poi la richiesta di dare massima priorità al contrasto del cambiamento climatico, cioè – hanno spiegato – “avere sempre presente in ogni scelta politica la posta ecologica e climatica in gioco”.

I ragazzi hanno quindi indicato alcune misure “per fare in modo che Piacenza abbia un ruolo da protagonista nella sfida climatica”, a partire dalla richiesta di incentivare l’efficientamento energetico degli edifici e la ristrutturazione e riqualificazione degli edifici già esistenti al fine di limitare il consumo di suolo. Il documento tocca poi il capitolo della mobilità: “Chiediamo di mettere al primo posto la riduzione del traffico stradale in città, superando gli obiettivi dlel’attuale Pums, con l’allargamento della Ztl e la riorganizzazione del trasporto pubblico – con l’implementazione della misura, già decisa, dei parcheggi scambiatori – incentivando poi l’utilizzo della bicicletta”.
 Si chiede inoltre “l’adozione di misure per ridurre lo spreco di cibo, sia nella produzione che della distribuzione e nel consumo”.

Un documento modificato da un maxi emendamento presentato dall’assessore all’Ambiente Paolo Mancioppi (e approvato all’unanimità dopo una sospensione della seduta per un confronto sulla modalità di voto): “L’ambiente non ha colore politico – ha detto Mancioppi – ringrazio i giovani che hanno portato alla discussione un documento fatto di una serie di punti, che abbiamo analizzato nel dettaglio: l’atteggiamento dell’amministrazione è stato quello di non prendere sottogamba questa proposta, la prima in questo consiglio comunale arrivata direttamente dai cittadini. Con l’obiettivo di accettarne e condividerne i contenuti, preso atto che diversi punti così come scritti non potevano essere approvati abbiamo previsto delle modifiche nello spirito di approvare il documento”.

consiglio comunale friday

GLI INTERVENTI – “Dovrete nei prossimi anni vigilare su quanto è scritto in questa delibera – ha detto durante la dichiarazione di voto Sergio Dagnino (5 Stelle) rivolgendosi direttamente ai giovani presenti – in modo che si possa lavorare tutti nella stessa direzione con l’obiettivo di cambiare le cose”. Sulla stessa linea Luigi Rabuffi (Piacenza in Comune): “La politica piacentina – le sue parole – oggi si impegna con voi, che fate da garanti; avete il diritto e il dovere di pretendere un futuro sostenibile per voi e per tutti i piacentini”.

“Sono rimasto favorevolmente colpito dal percorso amministrativo che è stato scelto – ha sottolineato Massimo Trespidi (Liberi) -, portare in consiglio comunale una delibera di consiglio è una scelta forte e impegnativa; nel momento in cui si è presa questa decisione, bene hanno fatto l’assessore e il presidente del consiglio a trasmettere ai proponenti quelle che sono state le valutazioni degli uffici. Ho potuto constatare favorevolmente come le modifiche apportate in questo maxi emendamento siano modifiche realistiche, che danno gambe e forze al provvedimento per poter camminare nei prossimi anni”.

“Questa delibera rappresenta una sorta di testimone – le parole di Christian Fiazza (Pd), che passa da questa amministrazione alle amministrazioni che verranno, per fare in modo che coloro che amministreranno il comune nei prossimi 28 anni possano avere sempre all’interno della propria azione il tema della tutela ambientale”. Per Michele Giardino (Misto), la delibera “merita tre volte un voto favorevole”: “Primo, perchè impatta su un tema di grande attualità e urgenza; secondo perche l’iter che ha portato questa delibera in aula è eccezionale e va rispettato; terzo, perche arriva da una fetta importante della cittadinanza, quella giovanile”.

Fra gli interventi durante la discussione, Nicola Domeneghetti (Fratelli d’Italia) ha sottolineato come in tema ambientale le politiche europee non abbiano “tenuto in minima in considerazione le specificità dei singoli Paesi”. “L’Italia, con un alto tasso manufatturiero, ha bisogno di energia e le politiche ambientali ci hanno penalizzato nel corso del tempo. Sappiamo che il fabbisogno energetico con le fonti rinnovabili non si può soddisfare perchè soggetto a fenomeni climatici, abbiamo bisogno di gas che adesso costa molto di più e un domani potrebbe non essere più sufficiente. Voterò favorevolmente alla delibera, ma vorrei sapere cosa pensa Fridays For Future sul nucleare pulito e come pensa di risolvere l’alternativa all’approvvigionamento energetico”.

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