Sequestro di persona per debiti non pagati e traffico di droga, tre arresti della Finanza

Eseguite cinque misure cautelari personali per sequestro di persona ai fini estorsivi, estorsione, rapina e traffico di sostanze stupefacenti. Le indagini che hanno portato alle misure di restrizione della libertà sono illustrate in una nota delle Fiamme Gialle di Piacenza.

I militari della Guardia di Finanza di Piacenza, all’alba, hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali – viene specificato – emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Lodi, nei confronti di cinque persone ritenute presunte responsabili, a vario titolo, per i delitti di sequestro di persona ai fini estorsivi, estorsione, rapina e traffico di sostanze stupefacentiL’indagine è scaturita nel mese di dicembre del 2020 quando, da un’attività investigativa, erano stati arrestati due uomini trovati in possesso di un ingente quantitativo di sostanze stupefacenti occultato all’interno della vettura su cui stavano viaggiando. Nel corso delle successive attività sono stati sottoposti a sequestro 5,5 chili di marijuana, 3 chili di hashish, circa 560 grammi di cocaina pura, 500 grammi di sostanza da taglio e più di mille euro in contanti, insieme all’auto utilizzata. Inoltre sono state sottoposte a sequestro anche armi bianche, circa 800 munizioni, 1.8 chili di polvere da sparo e 7 armi, fra cui una Glock, una Colt ed una Smith & Wesson.

“Lo sviluppo delle indagini, coordinate e dirette dalla Procura della Repubblica di Lodi, – viene spiegato – ha permesso di far luce sui metodi intimidatori e violenti delle persone coinvolte, facendo emergere crimini come l’estorsione, minacce, lesioni personali fino al sequestro di persona, quale conseguenza di “debiti” non pagati”. Al termine dell’attività d’indagine l’autorità giudiziaria ha disposto la custodia cautelare in carcere per tre soggetti, l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e il divieto di dimora per uno degli indagati e l’obbligo di presentazione per un altro. “È fatta salva la presunzione d’innocenza — in base agli articoli 27 della Costituzione; 6 della Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo; 47 e 48 della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea — delle persone coinvolte e soggette a misure cautelari personali, nonché la possibilità per le medesime di far valere, in ogni fase del procedimento, la propria estraneità ai reati per cui si procede”.

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