Un Piace acciaccato e insicuro: contro Triestina e Sud Tirol test chiave COMMENTO

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Ancora una giornata decisamente negativa per le due squadre piacentine, con il Fiorenzuola sconfitto per la terza volta consecutiva e il Piacenza che esce battuto dal campo di una Pro Sesto dove la vittoria per i locali mancava da un anno e mezzo.

E’ un Piacenza più reattivo e convincente rispetto alla partita di giovedì contro la Juve Under 23; tuttavia non sufficiente per evitare una sconfitta amara, sfortunata negli episodi, ma non del tutto immeritata, perchè la formazione di Scazzola è sembrata ritornare nel periodo di confusione tattica e nella mancanza di determinazione. La squadra biancorossa ha offerto il meglio di sé dallo svantaggio iniziale al pareggio, con mezz’ora di buon gioco. Ha deluso, invece, dopo aver subito la seconda rete, quando neppure i cambi effettuati dopo un’ora di gioco ci sono apparsi efficaci. In avanti la coppia Cesarini-Rabbi aveva convinto maggiormente di quella Dubickas-Raicevic, anche se i primi non hanno ancora l’autonomia atletica dei 90′.

A differenza di quello che avveniva qualche tempo fa, gli episodi determinanti al fine del risultato non ci sono stati decisamente favorevoli: il rigore iniziale per i locali ci è parso tutt’altro che evidente e proprio al limite dell’area. In altre due circostanze i biancorossi hanno reclamato lo stesso rigore senza ottenere soddisfazione, quando, specie per il fallo su Gonzi, il penalty sembrava più che doveroso. Nei minuti finali, inoltre, è stata annullata a Dubickas una splendida rete per un fuori gioco molto, molto dubbio. Anche gli errori arbitrali, però, fanno parte della casualità e della sorte.

L’allenatore Scazzola aveva giustificato l’opaca prova con la Juve con una subentrante stanchezza che oggi è stata confermata solo in parte e più che altro sulla lucidità delle giocate che sul fondo atletico. Piuttosto l’attenuante più attendibile sono i diversi acciacchi che penalizzano alcuni giocatori non certo al meglio della loro condizione. In definitiva, un Piacenza con qualche cerotto che denuncia quella mancanza di autorità e sicurezza tipica delle squadre di rango. Probabilmente ci eravamo illusi di esserlo; invece si ha l’impressione che dovremo ancora attendere: le prossime avversarie, Triestina e Sud Tirol, saranno test molto eloquenti.

Luigi Carini

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