Le Rubriche di PiacenzaSera - A spasso tra i viticoltori piacentini

A spasso tra i viticoltori piacentini, tappa a Cortina di Alseno da La Tollara foto

Dalla collaborazione tra PiacenzaSera e Fisar Piacenza, associazione di sommelier, nasce la rubrica settimanale “A spasso tra i viticoltori piacentini”. Un gruppo affiatato di sommelier vi accompagnerà, ogni settimana, in un viaggio itinerante attraverso i vigneti delle quattro incantevoli vallate piacentine, alla scoperta e alla riscoperta di tante meravigliose realtà vitivinicole della nostra terra.

La Tollara

“La cantina conserva ciò che l’uva ha in sé, ovvero la lingua delle radici e di ciò che il terroir esprime, solo il prodotto migliore della vigna darà il vino migliore”, così ci accoglie Mariolina Bolzoni titolare insieme alla sorella Federica di questa realtà vinicola al femminile incastonata tra dolci colline non lontano dai borghi medievali di Vigoleno e Castell’Arquato.
La filosofia aziendale è basata sul benessere della vite, che parte dal metodo di potatura finalizzato al rafforzamento della pianta contro le malattie e al rallentamento dell’invecchiamento, e prosegue con l’inerbimento tra i filari e la pratica della lombricoltura, su un suolo misto di argille, limo e sabbia capace di regalare vini dal DNA stupefacente.

Visitando l’azienda con un gruppo di sommelier Fisar, Mariolina ci ha proposto una panoramica dei suoi vini, tutti dotati di pulizia e identità.

Vi raccontiamo il metodo classico brut 2012 Blanc de Blancs da uve chardonnay di notevole complessità con lungo affinamento sui lieviti di 70 mesi, una sferzata tagliente di freschezza e sapidità, con finali mielati e sbuffi agrumati. Una bolla dal perlage fine che conferma il filo conduttore che si evince in tutte le 11 etichette della cantina, una spiccata e travolgente freschezza che contraddistingue ogni vino rendendo la beva compulsiva fondendosi in un concentrato di emozioni e suggestioni.
A seguire l’ultimo arrivato in batteria e in anteprima, Myos un rifermentato in bottiglia semplice ma invitante, al naso è frutta pura. Non particolarmente persistente ma estremamente gradevole quasi fosse una bevanda dissetante con perlage leggermente percettibile. Abbinamento divertente per ogni occasione.

Infine il Giorgione 2013 dal nome che si rifà all’enigmatico pittore rinascimentale. Un rosso secco ottenuto da uve croatina appassite 2 mesi in cassette e poi affinato in tonneaux, concepito ispirandosi all’Amarone ma tradotto nel terroir piacentino. Si tratta di un vino unico in questa zona, con una produzione di sole 2400 bt. Il naso sorprende per sentori di polvere pirica, frutta rossa con prugna e susina. Per niente “marmellatoso”, sfoggia note amarognole e balsamiche che si confermano in una bocca caleidoscopica, resa pulita dal tannino preciso.

Passiamo alle domande di rito:

Vino italiano preferito: Nebbiolo
Vino piacentino preferito: UNA – cantina Torre Fornello
Piatto preferito: tortelli a pasta fine di ricotta e spinaci

Fabio Cappucciati e Vittorio Sozzi – Sommelier Fisar Piacenza

Cantina La Tollara
5 ha. – 22.000 bt.
Strada del Gasperini, 613 29010, Cortina PC
www.tollaravini.it – tel. nr. 3316357929 –

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