Emergenza Ucraina, arriva una linea telefonica dedicata ai minori

I Servizi Sociali del Comune di Piacenza hanno attivato una linea telefonica dedicata all’accoglienza e alla presa in carico dei bambini e ragazzi ucraini, di età inferiore ai 18 anni, giunti in città con o senza riferimenti parentali. Il numero 333-2452826 è operativo nei seguenti giorni e orari: lunedì e mercoledì dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30, martedì e venerdì dalle 8.30 alle 12, giovedì dalle 8.30 alle 12 e dalle 14.30 alle 17.30. Tale contatto – riferito unicamente al territorio comunale di Piacenza – non sostituisce in alcun modo l’obbligo di un primo accesso dei minori in Questura, per le necessarie procedure di registrazione.

“Gli operatori comunali che risponderanno a questa linea – spiega l’assessore ai Servizi Sociali Federica Sgorbati – saranno a disposizione per registrare, a loro volta, i dati dei minori e avviare la presa in carico sociale, con l’obiettivo di favorire il percorso di sostegno, assistenza e integrazione nella nostra comunità”. “Da oggi – aggiunge l’assessore – è online sul sito web comunale, all’indirizzo https://www.comune.piacenza.it/emergenzaucraina, la sezione che racchiude tutte le indicazioni utili per chi accoglie e ospita i profughi in fuga dalla guerra (si possono scaricare, ad esempio, i moduli per la dichiarazione di ospitalità e di presenza), la scheda informativa “Benvenuto in Italia” redatta in 4 lingue (oltre alla nostra, in inglese, russo e ucraino) e i link diretti ai Protocolli sanitari da seguire, tra screening e vaccinazioni, nonché alle realtà attraverso le quali si può fornire un aiuto concreto, sia esso un contributo economico come avviene attraverso la raccolta fondi della Regione Emilia Romagna o la donazione di beni di prima necessità, come quella attivata da Amministrazione comunale e Anpas”.

“La nuova sezione dedicata all’emergenza in Ucraina – conclude Federica Sgorbati – vuol essere uno strumento di supporto e orientamento sia per le persone che cercano, nel nostro territorio, un punto di riferimento per ricostruire il proprio futuro e quello dei loro cari, sia a servizio della generosità che tanti concittadini stanno dimostrando verso il popolo ucraino in questo momento così difficile”.

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