I vigili del fuoco sorvegliano la radioattività: controlli più frequenti con il conflitto in Ucraina

Maggiori controlli della radioattività naturale da parte del corpo nazionale dei vigili del fuoco dopo l’esplosione del conflitto in Ucraina. “Si tratta di verifiche di routine – precisa Danilo Pilotti, comandante provinciale dei vigili del fuoco di Piacenza -. Da tanti anni ormai i vigili del fuoco sono impiegati anche in questo tipo di attività. Molto semplicemente, da qualche settimana, a seguito di disposizione ministeriale, il monitoraggio dell’aria viene effettuato con una maggiore frequenza”.

La disposizione prevede che da parte di tutti i comandi provinciali dei vigili del fuoco vengano effettuati controlli della radiazione di fondo naturale, ovvero quella dovuta a isotopi radioattivi di elementi naturali contenuti nella crosta terrestre, oppure di natura extraterrestre (i raggi cosmici): l’esposizione alle radiazioni provenienti dalle fonti naturali è una caratteristica inevitabile della vita quotidiana sia negli ambienti lavorativi che negli ambienti pubblici.

Già all’indomani del disastro della centrale elettronucleare di Černobyl, avvenuto la notte del 26 aprile 1986, le misurazioni sono sempre state effettuate settimanalmente. E ora il conflitto bellico tra Russia e Ucraina ha ovviamente fatto alzare la soglia di attenzione in tutta Europa, Italia compresa, specialmente per le numerose centrali nucleari presenti sul territorio ucraino. Da sottolineare che non sono stati riscontrati valori anomali nei costanti campionamenti che vengono effettuati e analizzati. Attraverso un sofisticato apparecchio, un campionatore d’aria, vengono infatti aspirati 4 metri cubi d’aria all’incirca in 15 minuti. Su un apposito filtro, posizionato all’imbocco dello strumento, si deposita il pulviscolo atmosferico che viene poi analizzato e i dati raccolti vengono trasmessi alla direzione regionale di Bologna e alla direzione centrale a Roma.