“Il vero braccio di ferro è tra Russia e Stati Uniti. Da qui nessuna minaccia all’Italia”

Proviamo a fare una riflessione sulla guerra in Ucraina dal punto di vista della Russia con il piacentino Vittorio Torrembini, che vive da tanti anni a Mosca. A quasi un mese dallo scoppio del conflitto, e nonostante gli sforzi diplomatici, non si vede ancora uno spiraglio per la tregua. Nel frattempo la propaganda imperversa su tutti i fronti: Putin ha avuto il suo bagno di folla con il discorso allo stadio e l’Italia si è sentita minacciata dalle dichiarazioni in un’intervista di un funzionario russo di seconda fila. A Torrembini, che si occupa di relazioni imprenditoriali tra Italia e Russia, chiediamo se è cambiato qualcosa nella vita quotidiana e se c’è una chiave per uscire dallo stallo.

A quasi un mese dall’inizio della guerra e delle sanzioni alla Russia, come è la situazione a Mosca? Cosa è cambiato nella vita delle persone?

Di fatto non è cambiato granchè. La vita continua normalmente. L’unico elemento che sottotraccia si avverte è la preoccupazione su quelli che potranno essere i risultati dell’operazione militare russa. La gran parte della popolazione, pur sostenendo le azioni del presidente Putin, avverte con disagio la rottura dello storico postulato russo che non prevede attacchi preventivi bensi azioni di difesa.

In Italia si è parlato molto negli ultimi due giorni delle minacce al Ministro Guerini e al nostro Paese da parte di un diplomatico russo, sono minacce reali o più propaganda di guerra? Che atteggiamento c’è verso gli italiani?

In realtà l’intervento del diplomatico Russo Alexey Paramonov, non contiene alcuna minaccia, né all’Italia né al Ministro della Difesa Guerini. Nel messaggio si manifesta invece tutta l’incredulità dei russi per le reazioni e azioni che sono venute dall’Italia contro la Russia. Reazioni a volte assai più forti di altri paesi europei o degli stessi Stati Uniti. Reazioni che di fatto cancellano decenni di buoni rapporti sia nel campo economico che culturale, e soprattutto che tendono a cancellare una amicizia e una solidarietà tra i due popoli che si era peraltro manifestata anche durante i primi mesi della pandemia.

Abbiamo visto Putin e il bagno di folla allo stadio di Mosca, il suo consenso non è in discussione dunque? In Russia si è capito quando si fermerà l’aggressione all’Ucraina, vuole occupare l’intero paese o basterà collegare la Crimea al Donbass?

Diventa assai difficile fare previsioni sui reali obiettivi minimi che vuole raggiungere la Russia. Nonostante la mia conoscenza del paese, mi ero già sbagliato relativamente all’intervento militare e insieme a me tanti altri ben più preparati analisti politici e geopolitici. Tuttavia ritengo che gli Stati Uniti, che sono i veri nemici della Russia nell’attuale conflitto, vorranno andare fino in fondo. Si tratta di un macabro braccio di ferro che, utilizzando i poveri ucraini, ha come obiettivo l’annientamento della Federazione Russa come soggetto statale autonomo. Già in passato ci avevano provato altri, ma si sa come purtroppo andò a finire.

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