Nordmeccanica taglia dell’80% la bolletta energetica del packaging

Boom di richieste per le nuove macchine per gli imballaggi alimentari prodotte a Piacenza che consentono di ridurre i costi energetici di produzione dell’80%: a fine gennaio 2022, Nordmeccanica, che è il primo produttore mondiale di macchine per gli imballaggi flessibili, ha già raccolto ordini pari al 70% del fatturato 2021, che è stato di 110 milioni di euro.

Le nuove macchine a basso consumo, denominate “Nordmeccanica Triplex one shot”, consentono di realizzare le buste per la pasta e altri alimenti che troviamo sugli scaffali dei supermercati, e sono state presentate ai clienti della società a metà 2021 in diretta streaming, per non incorrere nelle restrizioni dovute alla pandemia. “La capacità delle nostre nuove macchine di ridurre drasticamente i consumi energetici ha impresso un’accelerazione ai nuovi ordini da quando i costi delle materie prime energetiche hanno iniziato a salire”, spiega Vincenzo Cerciello, Direttore tecnico di Nordmeccanica. “Il minor assorbimento energetico è stato ottenuto grazie a tre ingredienti”, prosegue Cerciello: “per prima cosa, la digitalizzazione spinta, che consente di ottimizzare il lavoro della macchina, attraverso l’analisi dei dati, la memorizzazione dei settaggi operativi e il controllo da remoto. Secondo, l’integrazione di lavorazioni diverse su un unico apparecchio, che può fare più cose in maniera più efficiente. Terzo, la riduzione dei tempi di produzione, nell’ordine del 50%”.

La “Nordmeccanica Triplex one shot” permette di assemblare tre strati di materiale da imballaggio (per esempio, un film plastico, un foglio di carta e uno di alluminio) oppure soltanto due (plastica e alluminio) e impiega adesivi speciali di tipo Symbiex a rapida polimerizzazione, che non richiedono l’uso di solventi e sono stati sviluppati da Dow Chemical in collaborazione con la stessa Nordmeccanica.

Nordmeccanica è il principale produttore mondiale di macchine per la produzione di buste per gli alimenti confezionati, imballaggi plastici e blister farmaceutici, con una quota di mercato globale del 65% ed esportazioni pari al 95% del fatturato. L’azienda dispone di cinque stabilimenti produttivi, di cui tre in Italia, a Piacenza, uno in Cina (Shanghai) e uno negli Stati Uniti (New York), con una rete di rappresentanze che copre 87 Paesi. Il gruppo impiega 300 dipendenti diretti e ha un fatturato di 110 milioni di euro, con investimenti in ricerca e sviluppo pari al 5% del fatturato. (nota stampa)

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