Storia della moda e del costume, progetto del Museo Gazzola e liceo Gioia

A febbraio lo storico dell’arte Alessandro Malinverni ha dato vita a un progetto teso all’approfondimento della storia della moda e del costume, sfruttando i disegni, i dipinti e le sculture del Museo Gazzola, la più antica realtà espositiva della nostra città. “Per chi come me si occupa anche di ritrattistica tra Sette e Ottocento – spiega – è necessario conoscere il cambiamento delle fogge lungo i secoli, così come le diverse acconciature e gli accessori. Alle nuove generazioni occorre insegnare il significato sociologico della moda, ossia i motivi per i quali un determinato indumento è stato creato e indossato in un certo periodo storico, per renderli più consapevoli delle loro scelte”.

Allo studio in classe e a casa è stata affiancata anche l’attività “sul campo”. Il fine di questo progetto è, infatti, un’apertura straordinaria del Museo Gazzola, che si terrà sabato 30 aprile, al mattino e al pomeriggio. Sarà l’occasione per vedere gli studenti della 5C impegnati come guide. I ragazzi porteranno i visitatori alla scoperta degli abiti rappresentati nelle opere del museo, ma anche di riproduzioni e originali di collezione privata allestiti per l’occasione nelle sale di Palazzo Gazzola. La classe 3A presenterà invece un video incentrato sulle collezioni del museo, con riferimenti anche all’importanza della moda lungo i secoli. Come disse Gillo Dorfles, infatti, “la moda costituisce un problema tutt’altro che frivolo, perché affonda le sue radici nella religione, nella politica, nell’arte”.

Questo progetto specifico si inserisce in un più ampio percorso che intende portare a Piacenza nuovi momenti legati alla storia della moda e del costume: nei prossimi mesi sono in previsione visite guidate recitate e in costume, conferenze, lezioni, mostre (tra le quali quella dedicata ai figurini d’alta moda di Chino Bert, che si terrà presso la Galleria Biffi Arte in settembre).

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