I sindacati tornano in piazza per il Primo Maggio “Al lavoro per la pace”

“Al lavoro per la pace”. E’ questo lo slogan scelto dai sindacati per celebrare la Festa dei Lavoratori il primo maggio.

Le iniziative provinciali di Cgil, Cisl e Uil sono state presentate nella mattinata del 27 aprile presso la Camera del Lavoro di Piacenza. Diversi gli appuntamenti, di nuovo aperti alla cittadinanza dopo due anni di covid, organizzati tra il capoluogo (SCARICA LA LOCANDINA) e Monticelli d’Ongina (SCARICA LA LOCANDINA). A Piacenza si inizia alle 8:30 in via Caduti sul Lavoro, 27 con l’omaggio al monumento ai caduti sul lavoro; alle 9:30 partirà poi il corteo da Piazzale Genova, con la sfilata accompagnata dalla musica della Banda Ponchielli. Alle 10:30 ritrovo in Piazza Cavalli, per un incontro tra parole, musica e pensieri sul lavoro.

A Monticelli d’Ongina si inizia alle 9:30, con il concentramento del corteo che partirà da piazza Matteotti accompagnato da musiche popolari e del lavoro. Alle 10 avvio del corteo ed omaggio ai caduti partigiani di tutte le guerre e ai caduti sul lavoro. Alle 11, infine, presso il Giardino Municipio si terrà – a nome dei tre sindacati organizzatori – il comizio di Ivo Bussacchini, Segretario Confederale Cgil Piacenza.

“I sindacati tornano a celebrare la festa del Primo Maggio nelle piazze, dopo 2 anni drammatici segnati dalla pandemia – ha commentato in occasione della presentazione delle manifestazione il segretario provinciale di Cgil Gianluca Zilocchi -. Un ritorno a una pseudo-normalità che premia il sacrificio di coloro che in questi due anni hanno contribuito alla lotta alla pandemia. L’attualità – ha aggiunto – ci fa però necessariamente riflettere anche sulla tragedia bellica in corso. Il tema centrale del Primo Maggio di quest’anno è quindi la pace, affinché si arrivi al più presto alla tregua e alla cessazione delle ostilità, restaurando il diritto degli ucraini a vivere in pace. Inoltre, in quanto sindacati, dobbiamo guardare all’insieme di tante problematiche, economiche e sociali. La nostra preoccupazione va quindi anche al contesto economico ulteriormente aggravato dalla guerra. Al centro di questo Primo Maggio c’è la richiesta al Governo di lavorare per il contrasto alle diseguaglianze, per la lotta alla precarietà e per una più giusta redistribuzione della ricchezza”.

Alle parole di Zilocchi hanno fatto eco quelle di Michele Vaghini, segretario provinciale di Cisl. “L’augurio per questo Primo Maggio è di avere le piazze piene per portare la parola del sindacati e far conoscere le nostre rivendicazioni – ha detto -. In un contesto di guerra come questo, chiediamo che la diplomazia internazionale riprenda in mano le redini per un cessate il fuoco. La pace è un valore primario, così come il lavoro: siamo vicini a tutti i lavoratori ucraini impegnati nel nostro territorio, ma vogliamo mettere in evidenza anche il tema dei morti sul lavoro: nel 2021 sono tre al giorno in media, sono numeri che gridano vendetta. Portare avanti le ragioni della pace – ha concluso – è necessario per contenere anche le problematiche di natura occupazionale derivanti dal conflitto”. Presente alla conferenza anche Pasquale Negro (Uil).

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