La crisi da covid taglia i redditi al Nord, Piacenza la 15esima città più colpita

Nell’anno del covid il calo dei redditi colpisce maggiormente il Nord rispetto al Sud. E’ questa la fotografia che emerge dai dati sulle dichiarazioni dei redditi 2021, relativi quindi al 2020, messi a disposizione dal dipartimento delle Finanze.

Se infatti si è registrato un impoverimento generale –  nel 2020 il reddito medio annuo degli italiani è stato di 19.796 euro (-283 € rispetto a quello del 2019 che era di 20.079 €) – questo ha però colpito in maniera più netta le Regioni settentrionali rispetto a quelle meridionali. Nel 2020 la crisi da covid ha tagliato i redditi al Nord con un’intensità 10 volte maggiore rispetto al Sud: -1,45% l’imponibile medio, contro -0,15%. In difficoltà anche Veneto (-1,62%), Liguria (-1,36%), Piemonte (-1,29%) ed Emilia Romagna (-1,13%), con Piacenza che nel passaggio tra il 2019 e il 2020 vede calare del 0,92% i propri redditi medi Irpef (da 24.574 euro a 24.347 euro). Tra i 111 capoluoghi italiani, Piacenza risulta essere la 15esima città più colpita dalla crisi covid, la seconda in Regione dopo Rimini. In provincia di Piacenza, il Comune più ricco si conferma ancora una volta Gazzola, mentre il più povero rimane Morfasso.

Toscana (-1,96%), Lombardia (-1,75%) e Valle d’Aosta (-1,74%) le Regioni più colpite, con invece – dall’altra parte della Penisola – Abruzzo, Molise, Puglia e Basilicata che vedono aumentare le loro entrate pro capite.

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