Omicidio di Lugagnano, il delitto sarebbe maturato nel mondo dello spaccio

AGGIORNAMENTO 29 APRILE – Il cadavere è stato trovato in posizione supina, con ferita da arma da fuoco all’addome, con foro di entrata e di uscita del proiettile. Presumibilmente di età compresa tra i 25 e i 35 anni. Il deceduto è di carnagione chiara. All’arrivo dei sanitari, giunti sul posto intorno alle 20:15, il corpo non era ancora in rigor mortis e presumibilmente il decesso è riconducibile a poche ore precedenti al suo ritrovamento, avvenuto qualche minuto prima dello scoccare delle 20. È stata una pattuglia di agenti in borghese della Polizia Locale dell’Unione Val Nure Val Chero, impegnati in un servizio di controllo del territorio, a notare la sagoma dell’uomo, riverso sulla ghiaia a lato della carreggiata, in prossimità di un tornante della strada comunale che dall’abitato di Tabiano conduce a Lugagnano Val D’Arda. Le indagini – affidate all’Arma – sono ancora in corso, ma secondo le prime ricostruzioni il delitto sarebbe maturato nel mondo dello spaccio di stupefacenti.

omicidio Lugagnano

Il cadavere di un uomo è stato ritrovato nella serata del 28 aprile lungo la strada che dalla strada Valchero, nel comune di Carpaneto, porta verso Lugagnano, in provincia di Piacenza, poco oltre la località di Tabiano. Secondo gli inquirenti si tratterebbe di omicidio: sul corpo sono state infatti riscontrate ferite riconducibili a colpi di arma da fuoco, ma non sarebbero state rivenute armi nelle vicinanze.

A dare l’allarme una pattuglia della polizia locale Valnure Valchero: a a fare il macabro ritrovamento sono stati gli agenti durante controlli del territorio. Le indagini al momento sono state affidate ai carabinieri del comando di Fiorenzuola, insieme a quelli della stazione di Lugagnano. Sul posto il comandante provinciale dell’Arma, Paolo Abrate, e il pm Matteo Centini.

Tra le ipotesi al vaglio delle autorità quella che il delitto sia legato allo spaccio di droga. In tarda serata non era ancora stata stabilita l’identità del morto.

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