Le Rubriche di PiacenzaSera - Camminate piacentine

Scopriamo insieme a Trailvalley i nuovi itinerari pontolliesi delle Camminate Piacentine

Ci facciamo raccontare le nuovissime Camminate Piacentine – Itinerari Pontolliesi edite da Edizioni Officine Gutenberg da Samuele Bortolotto di Trailvalley, la realtà che ha scoperto e tracciato tanti dei sentieri che si trovano in questa nuova guida marsupio. Da Samuele ci siamo fatti presentare la guida, che esce come sempre anche con la firma di Achille Menzani, per conoscere un territorio a due passi dalla città, con tanti posti nascosti delle prime rampe del nostro appennino.

Una nuova serie di camminate che riguarda la val Nure: presentacele!

Sono 8 ulteriori itinerari che come per quanto svolto sui territori bettolesi e farinesi offrono a tutti coloro che amano l’attività all’aria aperta (otudoor) la possibilità di godere delle bellezze delle nostre meravigliose colline/montagne cogliendone anche gli aspetti più misteriosi legati al folclore e la storia locale; importantissimo elemento comune anche alle altre camminate è la “policy del progetto trailvalley” che oltre a garantire la percorribilità dei tracciati per tutto l’anno, si basa su presupposti che rassicurino e consentono maggiore fruibilità anche a coloro che necessariamente non sono degli esperti: la tabellatura è presente in maniera puntuale, i sentieri hanno una larghezza (luce) che consente in quasi tutti i punti la possibilità di recupero con mezzo, etc etc.

Stavolta si scende a Ponte dell’Olio. Qual è la differenza principale tra queste camminate rispetto a quelle più in alto nella vallata come le bettolesi o le farinesi?

La principale differenza tra i territori è sicuramente dettata dai paesaggi che si incontrano durante la percorrenza; di grande stupore è stato scoprire quanto una realtà come Ponte dell’olio nonostante si trovi in una posizione di “bassa valle” offra comunque scorci invidiabili anche per i territori posizionati in alta valle: i vigneti delle numerose cantine presenti, la vista suggestiva della città di Piacenza, il panorama selvaggio della Val Riglio.

Guida Camminate Pontolliesi

Quanto tempo c’è voluto per tracciare queste nuove 8 camminate?

Nello specifico l’individuazione, la tracciatura e la tabellatura dei percorsi, hanno comportato un impegno di alcuni mesi, il tutto avvenuto come al solito grazie al grande spirito di collaborazione di un gruppo di volontari locali (cosa avvenuta anche in tutti gli altri paesi) che “rimboccandosi le maniche” hanno abbracciato e creduto nel progetto: un gruppo di lavoro che ancora ad oggi supportano l’organizzazione delle iniziative che organizziamo assieme sul comprensorio. Un ringraziamento va inoltre alle amministrazioni locali che attraverso la presenza assidua dell’unione dei comuni dell’alta val nure, sovraintende e sostiene politicamente lo sviluppo del progetto comprensorio.

I nomi sono sempre molto fantasiosi. Quanti sono di pura originalità vostra e quanto invece viene ripreso dai posti che si visitano?

Nel caso di Ponte dell’olio alcuni dei percorsi individuati ripropongono avvenimenti e personaggi storici reali come nel caso del soldato poeta (Lancillotto Anguissola) o della spietata razzia (avvenuta a Castione nel 1317); in altri rievochiamo ambientazioni o peculiarità del territorio in forma poetica e folcloristica: lo spettro della sentinella, il mercane fortunato oppure semplicemente alcuni elementi culturali del territorio diventano protagonisti della narrazione stessa: le anime abbandonate (cimitero di S.Maria del Rivo), il monte sacro (Monte Santo), le fortezze abbandonate (castello di Folignano). Anche in questo caso, come avvenuto sugli altri territori, il lavoro di storytelling è stato possibile grazie all’opera di Umberto Petranca dell’associazione Walking in Fabula, attore professionista, che collabora fin dagli albori al progetto comprensorio.

Questi nuovi itinerari pontolliesi hanno lunghezze diverse gli uni dagli altri. A chi senti di consigliare in particolare questa nuova guida?

Ti direi proprio per tutti! Ma ti spiego perchè…Credo che la guida oltre ad essere un ottimo strumento di consultazione che agevoli ulteriormente la possibilità di godersi l’esperienza stia diventando a tutti gli effetti un oggetto “must have”, vediamo infatti che la richiesta è sempre più importante anche da parte di coloro che non sono assidui “escursionisti”; per loro vediamo proprio il piacere di avere “la collezione” in edizione limitata e speciale, cosa che ci riempie di orgoglio in quanto ci aiuta a sentire sempre più in aumento il senso di appartenenza al progetto comprensorio.

Trailvalley ormai è una realtà sempre più conosciuta e non solo in val Nure. Quali sono i prossimi step del vostro lavoro per far conoscere sempre di più questa bellissima vallata?

Innanzitutto, dobbiamo terminare la realizzazione dell’infrastruttura che a causa della sovrapposizione con l’attività di manutenzione di quanto già realizzato (circa 500km) rallenta notevolmente lo sviluppo degli ultimi percorsi su Ferriere in cui al momento sono presenti solo 3 percorsi; parallelamente all’aspetto più pratico di costruzione del comprensorio, stiamo lavorando al perfezionamento del piano strategico di sviluppo del progetto comprensorio, costituito da capitoli ben precisi ai quali corrispondono azioni pragmatiche tutte volte alla valorizzazione del territorio ed ancor di più alla possibilità di trasformare in opportunità di lavoro le molteplici iniziative: manutenzione del territorio, promozione, formazione ed educazione, servizi e commercio, rapporti con le istituzioni e coprogettazione.

Insomma da 5 anni qui in Val Nure si fa sul serio! E se ne stanno accorgendo anche le istituzioni “sovraterritoriali” (Gal, Aree interne, Regione, etc etc) che a fronte della necessità incombente di nuove progettualità (PNRR, progettazioni europee, etc etc) sembrano finalmente avvicinarsi al progetto della nostra vallata percependo l’opportunità di portare risultati tangibili sui territori. Vedremo cosa accadrà…nel frattempo…#iononmenevado

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