Il futuro della logistica, il sindacato Filt interroga con 5 domande i candidati

Elezioni comunali del 12 giugno, la Filt di Piacenza, il sindacato della Cgil che rappresenta i lavoratori nel campo dei trasporti, della logistica e della viabilità interroga i candidati alle elezioni comunali di Piacenza. Con una documento articolato che chiede di rivolgere particolare attenzione a un comparto che ha rappresentato in modo emblematico tutte le contraddizioni del territorio e del mondo del lavoro del 21esimo secolo.

Negli ultimi anni l’evoluzione e il cambiamento del lavoro – viene specificato dal sindacato – nel comparto della logistica e dei trasporti è stato significativo. Cambiamenti che, come organizzazione dei lavoratori, pensiamo debbano essere governati dalle istituzioni e dalla politica, in un’ottica che punti a creare qualità e dignità nel lavoro, sostenibilità per l’ambiente e le imprese, e in generale riflessi positivi sulla qualità della vita delle persone e del territorio. Tuttavia, le pratiche e le cronache di questi anni, al contrario, ci parlano di un lavoro, nella logistica ancora lontano da quell’armonia. Una logistica non ancora integrata appieno nel territorio sia in termini di servizi per chi ci lavora, sia in termini di sviluppo, legalità e inclusione sostenibili. Sacche di sfruttamento, de-responsabilizzazione di alcune aziende e grandi player, insieme a criticità urbanistico-strutturali, “convivono” con luoghi di lavoro in cui si riescono a contrattare condizioni di maggior favore per i lavoratori, si aprono percorsi di stabilizzazione e dove le corrette relazioni permettono di affrontare le criticità senza conflitti”.

Per “mettere a fuoco i veri problemi delle persone che operano nel comparto”, e “contribuire a un corretto dibattito pubblico”, la Filt Cgil ha deciso di porre a tutti i candidati alle elezioni le seguenti domande in un’ottica aperta e trasparente nei confronti degli elettori e dei propri iscritti del comparto. Tutti i candidati a sindaco e anche gli aspiranti consiglieri comunali sono invitati il giorno 27 maggio alle ore 9 e 30 presso il salone Nelson Mandela della Camera del Lavoro di Piacenza (via  XXIV Maggio, 18).  

Piacenza, un’idea di logistica e di città – LE DOMANDE
1) Problema casa. Al Polo Logistico di Le Mose lavorano tra le 3 e le 5mila persone. Tante di queste arrivano da fuori provincia e tutte denunciano come sia proibitivo trovare una casa o una stanza in affitto a Piacenza. Molte persone non hanno scelta se non “strapagare” posti letto in case sovraffollate. Il candidato/a come pensa di affrontare questo tema? Pensa di reintrodurre una mediazione pubblica, come fu in passato “agenzia per l’affitto” con diretto coinvolgimento di Acer, che permetta di far incontrare domanda e offerta, con reciproche garanzie?

2) Servizi all’infanzia e alle famiglie. Le lavoratrici del comparto chiedono servizi per l’infanzia accessibili e vicini ai luoghi di lavoro. Cosa intendete porre in essere per agevolare i tempi di conciliazione di vita e di lavoro per le famiglie i cui componenti lavorano nella logistica? Pensate di incentivare strumenti di welfare, anche in collaborazione con le parti sociali datoriali, per aumentare e avvicinare i servizi per le famiglie e i bambini (asili nido)?

3) Sicurezza e lavoro: trasporti e parcheggi. Il recente “servizio navetta” che unisce città e polo logistico va potenziato e integrato con una rete di piste ciclabili e tratti in sicurezza: siete disposti ad investire sulla sicurezza dei trasporti per chi si reca al lavoro? Inoltre, come pensate di risolvere la mancanza di parcheggi pubblici vicino ai luoghi di lavoro?

4) Area riposo e igiene per autotrasportatori. Nonostante il trasporto e la logistica siano l perno dell’economia cittadina, non c’è una sola area pubblica per il riposo e l’igiene dei camionisti. Pensate di inserirla nel vostro programma elettorale?

5) Dignità e lavoro. Siete favorevoli all’istituzione di una forma di governance pubblica (agenzia) della logistica a 360 gradi che favorisca l’arrivo di investimenti di qualità, che affronti il tema della compatibilità ambientale degli stessi richiedendo oneri maggiori e specifici, che si ponga l’obiettivo di prevenire infiltrazioni illegali della criminalità organizzata e combatta il dumping sociale a danno dei lavoratori controllando l’assegnazione degli appalti anche attraverso strumenti idonei (le “white list,” i controlli fiscali e contributivi, la corretta applicazione di leggi e contratti, …) che monitori e governi gli effetti sociali prodotti dai continui cambi appalto? Siete disposti, come comune capoluogo di provincia, a farvi carico per la realizzazione di tale regia per una logistica sostenibile e legale sul territorio comunale e provinciale?

6) Dopo lavoro, integrazione e promozione sociale. Siete favorevoli alla creazione, sull’esempio del Nord Europa, di una struttura pubblica che offra spazi per la formazione dei lavoratori, a partire dai corsi di italiano per stranieri, ai servizi alle persone in ambito sociosanitario come ambulatori e spazi anche destinati alla promozione sociale?

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