Anticipo d’estate, nel weekend temperature fino a 34 gradi previsioni

Anticipo d’estate a Piacenza, nel weekend temperature fino a 34 gradi.

La persistenza di un campo di alta pressione sulla nostra Regione sta accompagnando una settimana segnata da sole e caldo, con valori tipicamente estivi. Secondo le previsioni del Centro Meteo Emilia Romagna, a parte un temporaneo e modesto calo termico atteso tra mercoledì 18 e giovedì 19 maggio, le temperature saranno in aumento a partire da venerdì. Per sabato 21 maggio, infatti, si prevedono valori diffusamente sui 32-33 gradi nelle aree di pianura emiliana e sull’entroterra romagnolo, con picchi fino a 34 gradi. Stesso quadro meteorologico è atteso anche per la giornata di domenica.

Ondate di calore in aumento, riparte il servizio previsionale – In concomitanza dell’arrivo della stagione calda, Arpae Emilia Romagna ha riattivato – fino al 15 settembre – il servizio previsionale per monitorare le ondate di calore. Le previsioni – spiega Arpae – sono emesse ogni giorno dopo le ore 11, sabato e domenica compresi. Le informazioni riguardano l’intero territorio regionale e, a livello provinciale, è disponibile il dettaglio per le aree urbane di capoluogo, le zone pianeggianti, collinari e montane (se presenti).

Nonostante l’ondata di caldo in arrivo nei prossimi giorni, al momento nella nostra provincia non sono attese condizioni di disagio bioclimatico. Le previsione del disagio bioclimatico sono basate sull’indice di Thom che esprime il disagio dovuto alla combinazione di elevate temperature e umidità. Il sistema dell’Agenzia permette, con tre giorni di anticipo, di prevedere l’arrivo di eventuali ondate di calore. Il servizio fornito da Arpae rappresenta anche un esempio di misura e azione di adattamento agli impatti dei cambiamenti climatici. Infatti, come nella maggior parte dell’area mediterranea, anche in Emilia-Romagna si sta osservando da diversi decenni un aumento delle temperature medie annuali e, soprattutto, un incremento delle massime estive, con impatti significativi su ecosistemi, settori socio-produttivi e sulla salute dell’uomo.

Il numero medio regionale di giorni caldi – spiega Arpae -, definiti come i giorni in cui la temperatura massima media regionale supera i 30 °C, ha subito, dal 1961 ad oggi, un costante e rapido aumento – vedi il grafico Andamento temporale della media regionale del numero di giorni caldi nel periodo 1961-2021. Dal grafico si può notare che gli anni caratterizzati dalle estati più calde sono stati il 2003, il 2012 e il 2017 nelle quali si sono verificate intense e ripetute ondate di calore, associate a condizioni di scarsa piovosità. Nel corso dell’estate del 2003 sono stati osservati per la prima volta rilevanti impatti sulla salute della popolazione (con un eccesso di mortalità pari a circa il 15% rispetto alle estati precedenti) ed è stato quindi in seguito attivato, e poi potenziato, l’attuale servizio di previsione e di allerta.

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