Benemerenza civica alla Caritas Diocesana “Da 50 anni ci insegna a non restare indifferenti”

“Per averci insegnato ad ogni passo, in questi 50 anni di cammino, che non si può mai restare indifferenti a una richiesta di aiuto. Per l’umanità e il profondo, generoso impegno civile, nella costante adesione ai valori della solidarietà e della carità cristiana. Per la presenza viva, forte e attenta a sostegno della nostra comunità, capaci di ispirare e promuovere la coesione sociale”.

Questa la motivazione che ha portato al conferimento della benemerenza civica “Piacenza Primogenita d’Italia” alla Caritas Diocesana di Piacenza-Bobbio, nell’anno in cui l’organizzazione caritativa compie 50 anni. La cerimonia si è svolta nella mattinata del 10 maggio nella cornice del salone monumentale di Palazzo Gotico: per l’occasione – alla presenza delle autorità civili, militari e religiose – il sindaco Patrizia Barbieri ha consegnato l’onorificenza al vicario generale monsignor Luigi Chiesa – in rappresentanza del vescovo e presidente della Caritas Diocesana monsignor Adriano Cevolotto – e al direttore della Caritas Mario Idda.

“Non abbiamo avuto nessuna esitazione su questo conferimento, che rappresenta l’abbraccio dell’intera cittadinanza a chi si spende con grande altruismo e generosità – ha evidenziato Patrizia Barbieri -. Parliamo di un percorso nato 50 anni fa e che si è sviluppato nel tempo con necessità nuove. Ciò che è successo con la pandemia era inimmaginabile: una situazione dove l’emergenza era minuto per minuto, e che ha portato ad un contatto stretto tra amministrazione e Caritas. C’erano persone che avevano paura di chiedere aiuto, la Caritas ci ha aiutato ad intercettarle e dare le giuste risposte. Tutte situazioni che rimangono nel cuore. Col covid sono nate nuove povertà: povertà economica, sociale, relazionale. La Caritas è stata sempre punto di riferimento essenziale in questo contesto e lo è anche oggi con l’emergenza Ucraina. La Caritas ci richiama alle nostre coscienze, a non essere mai indifferenti a chi chiede aiuto. Siamo una comunità che va insieme, che deve essere presente là dove c’è bisogno: Caritas ci ha aiutato a farlo, il nostro grazie arriva con questo riconoscimento commosso, partecipe e sentito”.

Ha preso poi parola il prefetto Daniela Lupo. “”Questo ambito riconoscimento segna un momento per sentirsi collettività – ha detto -. Ciò si vede nella storia della Caritas, dove vengono abbinati umanità e spiritualità. Caritas ha portato un grande contributo in tempi di pandemia, oggi lo fa nell’accoglienza delle famiglie ucraine, nell’apporto che dà alle istituzioni e agli enti locali. Fare parte di una grande famiglia come la Caritas significa condividere sempre i suoi valori”. “Ho accettato con grande entusiasmo l’attribuzione della benemerenza alla Caritas, in quanto sono anche ex volontario – ha detto Roberto Reggi, presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano -. Voglio ricordare Caritas per il suo fondamentale supporto, circa 40 anni fa, diretto ai giovani attraversati da profonda inquietudine. Grazie alla Caritas questa inquietudine si è trasformata in proposta concreta, ovvero le cooperative sociali. Quei giovani che erano portati alla protesta, contro un mondo ingiusto, trovarono nella Caritas il luogo per catalizzare le loro energie in progetti per la comunità. Caritas fa cose importanti per gli ultimi, ma anche un’attività educativa straordinaria, sempre lavorando nella direzione dell’autonomia”.

Monsignor Luigi Chiesa ha affermato: “La Caritas ci ha accompagnato in tutti questi anni, aiutandoci a vivere situazioni difficili, a volte drammatiche. Situazioni che possiamo sempre incontrare nel corso della vita. Una cosa su tutte mi ha colpito: la Caritas ci aiuta a vivere le situazioni più drammatiche, tutte, come un’opportunità. Il potere che abbiamo non è tanto quello di cambiare le situazioni, ma il modo di affrontarle. Quella modalità che ci cambia, che cambia il nostro cuore. Quanti potrebbero testimoniare che lavorando con la Caritas hanno scoperto di essere capaci di solidarietà, di fare buone relazioni, di avere risorse inaspettate. Per questo ringrazio la Caritas”.

Benemerenza civica alla caritas diocesana

La conclusione della cerimonia è stata affidata al direttore Caritas Mario Idda. “La Caritas è espressione della comunità piacentina – ha evidenziato -. Dal 1972 è un pezzo importante del tessuto della comunità, patrimonio condiviso da tutelare e sviluppare: la Caritas è la casa di tutti. L’esperienza della Caritas è esperienza di condivisione, volontariato, in cui tanti oggi si riconoscono. Il 2020, con la pandemia, ha segnato profondamente l’attività della Caritas, mostrando come questa sia casa e famiglia aperta a tutti, soprattutto ai fratelli più deboli”.

Benemerenza civica alla caritas diocesana

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