Dalla Regione oltre 9,7 milioni di contributi per rafforzare le Unioni di Comuni

Oltre 9,7 milioni di euro di contributi per l’anno in corso destinati a rafforzare le capacità amministrative e organizzative delle Unioni di Comuni dell’Emilia-Romagna così anche da poter gestire con efficacia le risorse messe a disposizione dal PNRR e i fondi europei per la programmazione 2021-27.

Questo con il via libera della Giunta regionale, nell’ultima seduta, che ha approvato la seconda annualità del Programma di riordino territoriale 2021-2023 che incentiva la gestione associata di funzioni comunali mediante contributi alle Unioni del territorio dell’Emilia-Romagna. Alle risorse regionali si aggiungeranno quelle statali in corso di definizione. Da oggi, fino al 31 maggio, è possibile alle Unioni di Comune presentare online la domanda di contributi. “Siamo al fianco dei territori per sostenere le esigenze specifiche delle comunità locali – afferma l’assessore regionale al Bilancio, Paolo Calvano -. Un modello di governance multilivello che garantisce il cambio di passo necessario per l’offerta di servizi innovativi per la cittadinanza. Grazie alle Unioni di Comuni -conclude Calvano- abbiamo uno sviluppo territoriale, economico e sociale più equo ed inclusivo”.

In Emilia-Romagna nel 2022 sono 37 le Unioni attive, che presentano cioè, il livello di consolidamento per accedere ai contributi. Sul territorio regionale circa 2.276.000 persone – pari il 51% della popolazione- vive in comuni che gestiscono le funzioni in forma associata.

L’intervento della Regione – Per meglio rispondere ai bisogni dei territori, il Programma di Riordino Territoriale (PRT) 2021-2023 differenzia l’entità del contributo della Regione suddividendo le Unioni in ‘avanzate’, ‘in fase di sviluppo’, ‘avviate’ e ‘costituite’. I particolare, il PRT 2021-2023 punta ad una forte incentivazione di funzioni strategiche, in coerenza con i programmi europei e nazionali di ripresa e resilienza, soprattutto sul versante della Trasformazione digitale e della transizione green; incentiva il supporto alla rete regionali delle Unioni, con incentivi per l’adesione di nuovi Comuni e il rilancio di Unioni non ancora operative; promuove il sostegno ai processi di riorganizzazione particolarmente rilevanti per promuovere e consolidare le Unioni. Il PRT 2022 accentua l’attenzione verso le Unioni che stanno portando a termine processi di ristrutturazione e consolidamento e valorizza i modelli organizzativi per la gestione delle risorse nazionali ed europee. Alla sezione PRT2021-2023 sono disponibili materiali e l’accesso alla piattaforma per la presentazione delle richieste.

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di PiacenzaSera, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.