Elezioni Carpaneto, Andrea Arfani “Col Pnrr un progetto per risparmio energetico e sostenibilità del territorio”

Si avvicina domenica 12 giugno. Quel giorno, in cinque comuni della provincia di Piacenza, si terranno le elezioni amministrative congiuntamente ai referendum sulla giustizia.

L’attenzione per l’elezione del nuovo sindaco sarà focalizzata, giocoforza, su Piacenza – l’unico sopra i 15mila abitanti e in cui esiste la possibilità del ballottaggio, fissato per il 26 giugno – ma le urne saranno aperte anche in altri importanti centri del territorio: Bettola, Carpaneto Piacentino, Villanova d’Arda e Monticelli d’Ongina. Oggi conosciamo meglio Andrea Arfani, sindaco uscente di Carpaneto e di nuovo in corsa per le elezioni del 12 giugno con la sua lista “Carpaneto Insieme”. A contendergli la guida del paese per i prossimi cinque anni sono Ferdinando Sidoli e Patrizia de Micheli.

Quali sono le sue precedenti esperienze amministrative?
Sono stato candidato consigliere comunale nel 2007, all’età di 18 anni, e Sindaco di Carpaneto nel 2017, all’età di 28 anni.

Perché ha deciso di ricandidarsi?
Innanzitutto per poter continuare il rapporto con le persone di Carpaneto, che negli anni – e in modo profondo nel periodo della pandemia – si è fatto molto stretto. Inoltre, vogliamo portare a compimento alcuni progetti già avviati (palestra, polo bibliotecario, videosorveglianza), e iniziarne di nuovi, già pensati, molto interessanti, legati ad esempio al tema del Sociale, dell’Ambiente e del supporto all’Agricoltura.

Qualora venisse eletto, quale è il progetto che sogna di realizzare nel prossimo mandato?
Completare il nuovo polo bibliotecario, per il quale abbiamo già presentato richiesta di finanziamento al Ministero per 2 milioni di euro. In estate inoltre completeremo la palestra con bagni e spogliatoi. Inoltre dobbiamo portare a termine alcune aree di lottizzazione, bloccate da oltre dieci anni, e che non siamo riusciti a definire in completezza.

Come esce il suo Comune dal periodo pandemico? Su quali pilastri focalizzarsi per ripartire?
Il paese ha affrontato la pandemia con coraggio e unità. In trent’anni di vita a Carpaneto, e in cinque anni da Sindaco, non avevo mai visto una coesione e un senso di comunità così forte, come quello che ha stretto tutti noi nella fase del dramma della pandemia. Attraverso i contatti quotidiani che, con i social, riuscivo ad avere con i cittadini anche in lockdown, ci trasmettevano sostegno a vicenda. Questo ha insegnato quale sia la vera grande forza di Carpaneto, che costituirà il perno su cui fondare tutto il resto nel futuro: la consapevolezza di ciò che la Comunità può essere, quando viene chiamata a sfide importanti.

Quali opportunità per il vostro Comune dal Pnrr?
Stiamo già puntando su di esso per diverse cose: abbiamo partecipato a un bando ministeriale, che potrebbe confluire nel PNRR, per il polo bibliotecario. Altrettanto faremo per alcuni progetti di riqualificazione energetica di edifici, e per avviare un progetto, totalmente nuovo, sul risparmio energetico e la sostenibilità nell’intero territorio. Per fare tutto questo, abbiamo l’obiettivo, come primissimo passaggio, di creare un “Ufficio PNRR”, con personale dedicato, che possa convogliare tutte le energie e le attenzioni sul reperimento dei bandi, e sulla relativa gestione.

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