I “champions”, ecco le aziende più performanti: undici sono piacentine

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Pubblicata l’indagine sulle imprese italiane che hanno performato meglio tra il 2014 e il 2020: nella ricerca, realizzata per L’Economia del Corriere della Sera sui bilanci degli ultimi sei anni dal Centro Studi ItalyPost, è ancora l’Emilia Romagna la regione che svetta per numero di imprese “champion” per abitante e per dimensione media del fatturato.

Con 153 imprese (una ogni 29 mila abitanti) che realizzano complessivamente 15 miliardi e 792 milioni, e quindi con una media di 103 milioni di fatturato ciascuna, la regione “locomotiva” del nuovo triangolo industriale supera anche nell’edizione 2022 sia la Lombardia che totalizza 299 imprese (una ogni 33 mila abitanti) con un fatturato globale di 25 miliardi e 573 milioni (in media 85,5 milioni per impresa) sia il Veneto che con 188 imprese, una ogni 25.900 abitanti, e dunque con una maggiore capillarità rispetto alle altre due regioni, produce tuttavia un fatturato di “soli” 13 miliardi e 475 milioni (in media 71,6 milioni).

Undici le imprese champion del piacentino: si tratta di Mae Spa, Absolute Spa, Step Spa, Azienda Chimica e Farmaceutica Spa, Cds Lavorazioni Materie Plastiche Srl, Lattegra-Industria Casearia Spa, Groppalli Srl, Salumificio San Carlo Spa, Castagna Univel Spa, Italtherm Spa, Gamma Spa. Guardando alle altre province dell’Emilia Romagna, è Bologna con 35 aziende a guidare la classifica, tallonata da Modena con 31, Reggio Emilia con 27 e Parma con 24. Seguono poi Forli/Cesena con 14, Piacenza con 11, Rimini con 10 e Ravenna con 5.

La fotografia scattata sui bilanci depositati delle mille migliori imprese italiane nella fascia di fatturato tra i 20 e i 120 milioni dal 2014 al 2020 (l’anno della pandemia) indica un altro dato estremamente interessante nel confronto tra le tre principali regioni industriali. Se si guarda infatti al tasso medio di crescita di queste aziende negli ultimi sei anni (2014 – 2020) mentre la media nazionale è dell’8,69%, di crescita annua, l’Emilia Romagna svetta con un + 11,32%, distaccando di oltre un punto la Lombardia (10,03%) e il Veneto (9,79%). Un differenziale che indica che nei sei anni le imprese emiliano romagnole sono cresciute molto di più di quelle lombarde e di quelle venete. Una tendenza questa che sembra confermarsi, almeno fino al 2020 e che sarà da verificare con gli andamenti sia del 2021 che del 2022, anni nei quali i diversi settori subiscono dinamiche ancora da approfondire. Si pensi per esempio a settori come l’alimentare, che ha visto nel 2020 una forte contrazione del canale horeca e una crescita delle industrie operanti nella Gdo, mentre nel 2021 e nel 2022, sembra presentarsi una situazione del tutto inversa.

Le altre regioni – Per quanto riguarda le altre regioni non vi sono grandi scostamenti dagli anni scorsi. Al quarto posto per regione spetta al Piemonte con 95 imprese champion che hanno prodotto un fatturato di 9,6 mld, al quinto segue la Toscana con 59 imprese che producono un fatturato di 3,9 miliardi e a seguire la Campania con 33 imprese, le Marche con 29 imprese che superano pure il Lazio che ha soltanto 28 imprese. Sulle altre regioni c’è soltanto da annotare che le due provincie autonome di Trento e Bolzano totalizzano 22 imprese, due in più rispetto alle 20 di una regione come il Friuli Venezia Giulia che un tempo vantava una tradizione industriale di tutto rispetto.

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