Natalità, inclusione, sostenibilità: candidati sindaco a confronto

Una riflessione sulla crisi demografica, sulle sue conseguenze e anche sulle prospettive di superamento: questi l’argomento da cui è partito l’incontro al Cinema President con i candidati Sindaco alle imminenti elezioni comunali di Piacenza, promosso dal Forum provinciale delle associazioni familiari. Una iniziativa – come spiegato dagli organizzatori – nata dalla preoccupazione “di una grave crisi demografica, evidente a tutti, che sta attraversando l’Italia”: durante il confronto si è parlato di sostegno alla natalità, inclusione, sostenibilità.

“Per garantire un supporto alla natalità e quindi alle giovani coppie – afferma Patrizia Barbieri, sindaca uscente del centrodestra – sono necessarie misure di sostegno stabili. In questi anni, oltre all’esenzione ed in alcuni casi la riduzione delle rette dei nidi con fondi regionali, come amministrazione abbiamo garantito sostegni economici anche alle famiglie dei bambini che frequentano le scuole paritarie. Con il progetto “Primo anno in famiglia” si è dato un sostegno economico mensile a coloro che hanno optato per l astensione facoltativa dal lavoro nel primo anno di vita del bambino. Abbiamo in programma il nuovo asilo di Borgotrebbia e ed il prolungamento dell’orario di chiusura dei nidi per meglio gestire gli orari casa lavoro. Anche alcuni progetti che pochi giorni fa hanno trovato il finanziamento del PNRR sono rivolti proprio al sostegno all’interno delle famiglie con minori e vedranno quindi la prossima realizzazione. Per quanto riguarda la sostenibilità ambientale, siamo stati assegnatari di un finanziamento di oltre 26 milioni di euro per realizzare il trasporto rapido di massa. Ora non ci resta che mettere a terra questi e tanti altri progetti già finanziati”.

“Oggi – ha osservato Maurizio Botti, candidato sindaco per la lista “Piacenza Rinasce” – la percezione di molte persone è che questo mondo non abbia futuro. I figli sono la nostra proiezione del futuro, ma se i giovani non vedono questo futuro allora la voglia di avere figli sparisce, anche inconsciamente. Siamo sul Titanic, stiamo andando verso il disastro e intanto discutiamo in modo accademico di inclusione, senza voler vedere che i problemi anche legati ad esclusione sociale sono qui di fronte a noi e sono enormi. Io da un anno non posso lavorare, sono stato escluso perchè ho esercitato un mio diritto costituzionale, ho detto “no” a un trattamento sanitario obbligatorio e per questo sono discriminato: volevo essere incluso e insieme a me devono essere incluse tante altre persone in questa città che hanno subito lo stesso trattamento”. Tra i progetti citati da Botti in campo ambientale, quello di “un albero per ogni famiglia”: “Piacenza è una delle città meno piantumate di tutto il nord Italia, il programma è quello di piantare in cinque anni 17mila alberi geolocalizzati, assegnati cioè a persone specifiche che ne avranno così una cura particolare”.

“Per favorire nuove nascite – ha risposto Stefano Cugini, candidato sindaco della coalizione Alternativa per Piacenza – occorre che la città sia attrattiva da tutti i punti di vista, una questione organica di un programma di un’amministrazione. Un posto fondamentale lo occupano i servizi di prossimità, determinanti sia per quanto riguarda l’abitare sia per i luoghi di lavoro, ovvero poter contare su servizi vicini a dove si lavora. Se ne avremo la possibilità, è una nostra priorità la realizzazione di una struttura educativa 0-6 anni all’interno del polo logistico. Per contrastare le fragilità e favorire l’inclusione sociale l’emergenza abitativa è prioritaria; la casa in prospettiva dovrà diventare il primo luogo di cura, per cui dobbiamo pensare ad una rete di servizi socio sanitari di prossimità che, dalle case della salute agli ospedali, imposti il tutto come una presa in carico preventiva”. In merito alla questione della sostenibilità “sono necessarie numerose azioni perché è il pianeta stesso che ce lo chiede per questo abbiamo inserito nel nostro Libro Giallo la riforestazione, la connessione con le ciclabili dei parchi urbani, parcheggi scambiatori attrezzati in modo da facilitare chi vuole lasciare il mezzo privato e utilizzare quello pubblico; ce lo chiedono i nostri polmoni, non possiamo più aspettare”.

“Noi – ha sottolineato Samanta Favari, candidata per il partito “3V Verità e Libertà” – abbiamo vissuto sulla nostra pelle la discriminazione e la non inclusione dovuta ai provvedimenti che sono stati presi (a seguito della pandemia da Covid, ndr), abbiamo aiutato tante famiglie facendo rete e dandoci sostegno reciproco, creando reti di trasporti alternativi perchè i nostri ragazzi che non potevano salire sui bus, abbiamo creato una rete solidale per chi era stato sospeso e non aveva la possibilità nemmeno di fare la spesa. Tutto presuppone uno spirito di comunità, vogliamo ripartire dal quartiere, senza quello non può esserci nessuna politica sociale o famigliare. Sulla sostenibilità dobbiamo cambiare la nostra visione civica, non dobbiamo trovare un modo di smaltire i rifiuti ma il modo per produrne di meno: cominciamo a riutilizzare le cose, a scartarle solo quando veramente non servono più, a passarcele come si faceva una volta. Parliamo di inquinamento mentre bombardiamo i nostri bambini con onde elettromagnetiche e facciamo tenere loro mascherine in classe: iniziamo invece a farli respirare normalmente”.

“A Piacenza – ha rimarcato Corrado Sforza Fogliani, candidato dei Liberali – da oltre cinque decenni assistiamo ad un calo demografico. Il tasso di natalità, che misura i nati ogni mille abitanti, è sceso da 8,2 dal 2001 a 6,3 del 2021, minimo storico della provincia. Ma come noi siamo in continua discesa, Parma è in salita: questo significa che anche in territori cosi vicini esiste una disparità, evidentemente dovuta a condizioni socio economiche diverse. Quello che blocca i giovani, sia dallo sposarsi che dal fare figli, è la mancanza di tranquillità e di una scuola che prepari alla difficoltà. Ai primi di aprile è stata approvata una legge che si riferisce al sostegno delle famiglie: per la classe politica attuale esiste il convincimento che si possa risolvere tutto con i soldi, nessuno ha detto invece che è necessario un clima di tranquillità sul piano economico, politico, ideologico e relativo al fatto che una persona possa sapere con certezza quale sarà il proprio futuro. Ci sono invece tante situazioni che ruotano al contrario, mentre la famiglia ha bisogno di coesione sociale”.

“C’è molto lavoro da fare sul tema del welfare e dei servizi – ha detto Katia Tarasconi, candidata sindaco del centrosinistra -. Penso ci sia oggi molta solitudine negli anziani, molta solitudine e fragilità nei giovani. Il Covid ha lasciato grosse ferite, esiste un tema di aiuto psicologico che deve essere messo in campo. Credo si debba portare avanti una coprogettazione con il terzo settore, persone che possono aiutare il Comune a dare migliori servizi. L’inclusione vale a 360 gradi, dai bambini agli anziani: se siamo una comunità dobbiamo prenderci cura di tutti. Sul tema sostenibilità: “Abbiamo un problema enorme di qualità dell’aria dato prevalentemente dalle caldaie di casa, serve quindi un ampliamento della rete di teleriscaldamento, oltre ad interventi sulle piste ciclabili per diminuire l’utilizzo dell’auto e uno sviluppo delle comunità energetiche con la possibilità di unire cittadini e imprese attraverso fonti rinnovabili. Bisogna investire di più sul trasporto pubblico locale con parcheggi scambiatori, dando la possibilità di arrivare in centro senza usare l’auto, e agire con una vera pedonalizzazione di alcune aree del centro storico”.

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