Presidio in prefettura dei lavoratori della scuola “Invasione di campo del Governo su salario e carriera”

Anche a Piacenza incrociano le braccia lunedì 30 maggio i lavoratori della scuola. Dalle 10:30, davanti al Palazzo della Prefettura, è iniziato un presidio con i sindacati: la mobilitazione è unitaria perché coinvolge tutte le organizzazioni del settore, Flc Cgil, Cisl scuola, Uil Scuola, Snals Confsal, Gilda Unams.

Tante le ragioni della protesta, spiegate da Daniela Fuochi di Snals Piacenza. “In primis il recente decreto legge (n. 36 del 30 aprile 2022, ndr) che rappresenta una vera e propria invasione di campo operata dal Governo in materie come salario e carriera, che sono di esclusiva competenza della contrattazione. Il contratto collettivo è scaduto – ha rimarcato Fuochi – e questi punti dovevano essere rivisti in quello nuovo, non dal decreto. I temi da discutere sono numerosi – ha spiegato -: come il reclutamento del personale, che non deve essere fatto con i quiz a crocetta ma con stabilizzazione attraverso corsi che mettano in ruolo persone con anzianità di 4-5 anni. Poi la formazione, che deve tornare ad essere deliberata dal collegio docenti, non a livello nazionale. Fondamentale anche adeguare gli stipendi a quelli della comunità europea e degli altri enti amministrativi. Si prevede un aumento lordo di 60-70 euro, che netti sarebbero 30 euro: parliamo di briciole rispetto a un caro vita in costante aumento”.

“E poi serve un concorso per il personale Dsga (Direttore dei servizi generali e amministrativi, ndr), visto che abbiamo il 30% delle scuole scoperte in quella posizione. Necessario, inoltre, recuperare gli organici del personale Ata, mettendo in contrattazione la possibilità di avere posti aggiuntivi in caso di altre situazioni emergenziali come quella del covid. Ma anche ridurre il numero degli studenti nelle classi, che strutturate come sono adesso portano grandi difficoltà ad insegnare e per i ragazzi con disabilità. Spero che a livello nazionale il Governo ci possa ascoltare, la scuola è sempre l’ultimo fanalino di coda. Stamattina noi dovremmo incontrare il prefetto e consegnare una lettera con le nostre istanze”.

Sull’adesione allo sciopero, Fuochi ha detto “le percentuali sono alte, anche a Piacenza. Sappiamo che alcune scuole hanno dovuto chiudere”.

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