Scalo merci per la logistica a Le Mose, Ferrovie dello Stato conferma l’investimento

C’è anche il nuovo scalo merci di Le Mose, noto altrimenti come “polo del ferro”, al servizio del polo logistico piacentino che potrebbe spostare da gomma a ferrovia una quota considerevole di merci, nel piano industriale del Gruppo Ferrovie dello Stato citato dall’amministratore delegato Luigi Ferraris.

Il massimo rappresentante di FS lo ha ricordato nel corso del convegno dedicato alla “Logistica integrata tra Svizzera e Italia: il futuro è già oggi”, alla House of Switzerland, temporary hub creativo realizzato dalla Svizzera a Milano. “Alla luce del nuovo Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza il nuovo piano industriale del Gruppo FS prevede obiettivi ambiziosi nel campo della logistica e nel miglioramento del traffico merci verso l’Europa” – ha detto Ferraris, che ha sottolineato tra gli obbiettivi del gruppo “la realizzazione di nuovi terminal ferroviari intermodali merci tecnologicamente avanzati e a bassissimo impatto sull’ambiente”.

Ferraris ha affermato che “sono in fase di realizzazione i nuovi terminal Milano “Smistamento” (completato per fasi tra il 2025 e il 2026), Brescia (entro il 2026) e Piacenza (entro il 2024) e altri Terminal Ferroviari sono in fase di studio”. Una conferma importante dell’investimento di Ferrovie dello Stato su un progetto che tuttavia in questi anni è rimasto sostanzialmente fermo.

Nel novembre del 2019 era stato firmato a Palazzo Farnese l’accordo alla presenza dell’allora Ministra dei Trasporti Paola De Micheli con i vertici di Rete Ferroviaria Italiana e il Comune di Piacenza: l’obiettivo era la creazione di un nuovo scalo merci intermodale a Le Mose, al servizio della logistica piacentina, con la prospettiva di spostare una quota rilevante del trasporto dai camion ai treni e conseguire un significativo beneficio ambientale per il territorio. Inoltre la liberazione del fascio di binari attualmente occupati dai treni merci potrebbe portare alla riqualificazione dell’area compresa tra via Diete di Roncaglia e la stazione ferroviaria (nella foto sopra).

Tuttavia il piano urbanistico che prelude all’impiego dell’area Granella di Le Mose per il nuovo scalo merci (polo del ferro) non ha compiuto passi avanti da allora. L’accusa all’amministrazione comunale è arrivata anche di recente da Paola De Micheli, che ha sottolineato come Piacenza rischi di perdere anche questo progetto di sviluppo industriale. In consiglio comunale la sindaca Patrizia Barbieri ha puntato invece il dito su una convenzione urbanistica “fatta scadere dal centrosinistra” e sull’assenza da parte dei privati coinvolti di un progetto. Insomma per una volta che gli investimenti a livello nazionale ci sono (confermati da Ferrovie), pare che non si riesca a sbloccare la partita su scala locale.

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