Alessandro Bergonzoni apre il Festival di Veleia il 30 giugno

Alessandro Bergonzoni tiene a battesimo questa edizione speciale del Festival, tornando a Veleia per un nuovo incontro – dopo l’ultimo, sulla Bellezza (beltà abbagliante, anabbagliante o di posizione?) – che prende spunto dalla sua decennale ricerca dalle pagine del «Venerdì di Repubblica»: idee, domande, déjà-vu, elenchi, reiterazioni che inglobano e travalicano l’attualità alla scoperta degli universi – comici, folli, intimi, politici e sociali – di uno degli artisti più geniali e originali della scena italiana. La direzione artistica è di Paola Pedrazzini.

Giovedì 30 giugno alle 21.30 Bergonzoni si esibirà nello spettacolo dal titolo “Aprimi cielo” (Dieci anni di raccoglimento articolato, dal vivo).

«Dedicato al punto nodale,
che slaccerò. Al punto morto,
che rianimerò. Al punto di non ritorno,
che comunque aspetterò. Al punto cieco,
che accompagnerò ovunque».

Alessandro Bergonzoni

ALESSANDRO BERGONZONI – Bolognese (classe 1958), artista, autore, attore, scrittore originale e unico. Quindici spettacoli teatrali al suo attivo e sei libri tra i quali “Le Balene Restino Sedute” (Mondadori 1989), Palma D’Oro 1990 di Bordighera come miglior libro comico dell’anno, “Non ardo dal desiderio di diventare uomo finché posso essere anche donna bambino animale o cosa” (Bompiani 2005), “Bastasse Grondare” (Scheiwiller 2009). Nel 2013 pubblica “L’amorte” (Garzanti) il suo primo libro di poesia. L’ultimo, già esaurito, è “Aprimi cielo – dieci anni di raccoglimento articolato” edizioni Garzanti. Nel cinema due partecipazioni: “Pinocchio” (2001) di Roberto Benigni e “Quijote” (2006) di Mimmo Paladino. Intensa e continua la sua collaborazione con radio e giornali. Da anni cura la rubrica “Aprimi cielo” su il Venerdì e dal 2019 “Il pensato del giorno” su Robinson di Repubblica.

Dal 2005 si avvicina anche al mondo dell’arte esponendo in varie gallerie e musei italiani. Tra gli ultimi progetti ha presentato in diverse pinacoteche italiane l’installazione performativa Tutela dei beni: corpi del (C)reato ad arte (il valore di un’opera, in persona). Da sempre unisce al suo percorso artistico un interesse profondo per i temi legati al coma, alla malattia, e al mondo carcerario, tenendo su questi argomenti incontri in vari ambiti. Ha vinto il Premio UBU nel 2009 come migliore interprete maschile nel teatro italiano, il premio Hystrio nel 2008 e il Premio della Critica dell’associazione nazionale critici di teatro nel 2004/2005. Attualmente sta portando in scena lo spettacolo “Trascendi e sali”.

Ad Alessandro Bergonzoni sarà donata a fine incontro una preziosa litografia a tiratura limitata del maestro Gianfranco Asveri, realizzata in esclusiva per l’edizione 2022 del Festival. Al termine dell’incontro, il salumificio La Rocca di Castell’Arquato, l’azienda agricola Fabrizio Camorali e Tollara Vini offriranno al pubblico e agli artisti una degustazione di vini e salumi piacentini.

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