Alternativa per Piacenza a Tarasconi: “Valutiamo i punti programmatici comuni”

Un mandato a Stefano Cugini per trattare con Katia Tarasconi su quali punti programmatici possano essere condivisi. E’ questo l’esito dell’assemblea plenaria di Alternativa per Piacenza che ha discusso del risultato del primo turno e di possibili convergenze con la candidata del centrosinistra. Preso atto, dunque, che non c’e la volontà di siglare un apparentamento ufficiale, si perseguirà in questi giorni la strada del confronto sul programma. Ecco il testo della nota ufficiale:

“Una scelta di campo netta, per garantire i prossimi anni di amministrazione a un centrosinistra non di facciata: questo chiede Alternativa per Piacenza a Katia Tarasconi. Coerente con l’idea che il campo largo non possa essere un pot pourri disposto a imbarcare tutti per puro calcolo e ferma nel rivendicare il bisogno di un diverso approccio all’agire politico, l’assemblea riunita al teatro Trieste 34 ha conferito il mandato a Stefano Cugini di sondare con la candidata quanto del programma contenuto nel “Libro Giallo” possa diventare patrimonio condiviso”.

“ApP nasce per sconfiggere la destra cupa e reazionaria, per riunire il centrosinistra e rappresentare chi è più in difficoltà – ha detto Cugini – da questi principi non ci siamo mai mossi. Abbiamo la fiducia di più di 4.000 persone da ripagare. Diamo voce a una sinistra ecologista, popolare, inclusiva e lo faremo con scelte chiare, motivate e coerenti. I due programmi nascono da un lungo tratto di lavoro comune. Avremmo considerato l’apparentamento formale in quanto massima garanzia della buona fede di riprendere un percorso interrotto, con un’apertura di credito al governo partecipato della città. No a dinamiche da vecchia politica, non ci interessano poltrone in giunta. Il nostro posto è il consiglio comunale, che avremmo desiderato presidiare con numeri diversi. Abbiamo dovuto constatare che per il segretario Pd, mai smentito, l’apparentamento sarebbe invece “suicida”. Addirittura”.

“Per noi è “suicida” ridare vigore alla destra uscita tramortita dal primo turno. Non capiamo, coltivando ancora spinte ideali, la continua ricerca dei voti in campo avverso quando tra l’elettorato di ApP ci sono i numeri per vincere e dovrebbe esserci quel cuore tanto protagonista in campagna elettorale. Purtroppo “il cuore ha le sue ragioni, che la ragione non conosce”. O forse si”.

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di PiacenzaSera, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.