Applausi ed emozione in Santa Maria di Campagna per il primo Requiem dedicato alle vittime del Covid foto

Ripetuti applausi sono risuonati ieri sera nella splendida Basilica di Santa Maria di Campagna a decretare il successo e la grande partecipazione emotiva del pubblico presente al primo Requiem composto in Italia per le vittime della pandemia, eseguito dalla ’15Orchestra’ diretta da Marco Beretta. Ed è stato proprio il compositore piacentino l’autore della liturgia ‘Requiem Covid-19’ per soli, coro e orchestra, pensato nel terribile periodo del lockdown, quando le sirene delle ambulanze non davano tregua.

“Aspettando il silenzio – ha scritto il maestro Beretta nel programma del concerto distribuito ai presenti – ho dato voce, o meglio suono, alle mie angosce di quei momenti buttando sul pentagramma, in modo quasi auto terapeutico, le mie impressioni, le mie riflessioni esistenziali, le mie paure e le mie certezze profondamente messe alla prova da questa pandemia. Così ha preso forma, nell’arco di qualche mese, il Requiem Covid-19”.

La composizione – con Introito (Requiem), Sequenza (Dies irae, Tuba mirum, Rex tremendae, Recordare, Ingemisco, Confutatis, Lacrimosa, Pie Jesu), Offertorio (Domine Jesu, Hostias preces), Communio (Lux aeterna) – è durata circa un’ora ed è stata eseguita facendo ricorso anche a diversi strumenti a percussione, quali gong, piatti sospesi, celesta, grancassa, campane tubolari (le campane dei morti) per meglio descrivere la situazione apocalittica. Il linguaggio musicale è stato volutamente tonale, descrittivo, evocativo, di taglio quasi cinematografico. La dedica per questa creazione unica è alle vittime del Covid, ma in senso allargato: non solo dunque alle persone che non ci sono più, ma anche a quelle che hanno perso gli affetti, il lavoro, la fiducia.

Molto apprezzate anche le performance dei solisti Ana Isabel Lazo, soprano, Erica Zulikha Benato, mezzosoprano, Riccardo Benlodi, tenore, Emil Abdullaiev, basso, e del direttore Marco Beretta, con Maria Lyasheav maestro collaboratore. L’evento rientrava nel programma delle Celebrazioni dei 500 anni di Santa Maria di Campagna, a cura della Comunità francescana e della Banca di Piacenza.

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