Contagi ancora in crescita: +31,3% in una settimana. Richieste alle Usca quasi raddoppiate

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Per la terza settimana di seguito crescono a Piacenza i nuovi contagi da Covid19. L’ultimo report settimanale pubblicato dall’Ausl (20-26 giugno) registra un aumento del 31,3% dei nuovi contagi, che passano da 676 a 888.

L’incremento dei contagi piacentini è in linea con una tendenza generalizzata: la media regionale è +53,3%, quella nazionale +57,3% e quella lombarda +64,9. Se si analizzano i nuovi positivi su 100mila abitanti, il tasso di incidenza locale (313 casi) resta comunque decisamente inferiore a quello lombardo (532), alla media emiliano-romagnola (626) e italiana (602).

Aumenta anche il numero di tamponi effettuati negli ultimi sette giorni, passati da 4776 a 5248, e cresce contestualmente la percentuale dei nuovi positivi rispetto al numero di test eseguiti (dal 14,2% al 16,9%). Continuano i monitoraggi periodici nelle Cra, lo screening di questa settimana registra una nuova diagnosi tra gli ospiti e due tra gli operatori. I casi – fa sapere l’Ausl – sono generalmente asintomatici e sono stati individuati grazie al monitoraggio periodico proattivo effettuato nelle strutture.

Per quanto riguarda le fasce d’età delle nuove diagnosi, l’incidenza sale per tutte le categorie, fatta eccezione per gli over 80: in particolare, la fascia in cui si concentra il maggior incremento si conferma quella tra 19 e 40 anni. Il numero delle persone in isolamento passa da 918 a 1288.

Torna ad aumentare anche il lavoro a carico delle Usca, le Unità speciali di continuità assistenziale: le richieste medie giornaliere passano da 14,1 a 26,6 con 186 segnalazioni complessive (la settimana scorsa erano state 99).

Per quanto riguarda la situazione della rete ospedaliera, gli accessi in Pronto soccorso per pazienti con sintomatologia riconducibile al Covid passano da 5 ingressi a 6 giorno. Domenica 26 giugno i ricoveri erano 36 (il 19 giugno erano 31). In Terapia intensiva sono ricoverati due pazienti positivi. Nella settimana si è registrato un decesso.

VACCINAZIONI – Per quanto riguarda la vaccinazione, si è ormai arrivati a una situazione di plateau. L’attività è stazionaria, senza progressi sensibili nel tasso di copertura della popolazione. Nella settimana scorsa sono state fatte 248 somministrazioni, in particolare IV dosi (a Piacenza ne sono state fatte complessivamente 5.877). Sul sito www.covidpiacenza.it sono indicati giorni e orari di apertura dei centri vaccinali.

In riferimento alla IV dose, si ricorda che al momento la somministrazione del second booster è possibile solo previa prenotazione, tramite i consueti canali, nelle sedute dedicate. La quarta dose è riservata, come prevedono le direttive nazionali, a tre categorie: gli anziani dagli 80 anni in su, le persone tra i 60 e i 79 anni (quindi nati dal 1943 al 1962) se affette da specifiche patologie critiche indicate dal ministero della Salute, e infine gli ospiti dei presidi residenziali per anziani (Cra e Rsa). L’elenco delle patologie è consultabile sul sito www.covidpiacenza.it. Si utilizza un vaccino mRNA.

Per poter ricevere il secondo booster occorre aver completato il ciclo vaccinale primario (prima e seconda dose), seguito dalla terza dose (di richiamo), dopo un intervallo minimo di almeno quattro mesi da quest’ultima. È escluso chi ha contratto l’infezione dopo la dose ‘booster’.

A Piacenza, dal 1 luglio è necessario prenotare la vaccinazione anti-Covid per qualsiasi dose e sede vaccinale:
– chiamando il numero 800.651.941
– rivolgendosi a uno sportello Cup
– utilizzando il proprio Fascicolo sanitario elettronico
– andando in farmacia o dal medico di famiglia.

Aggiornamento Emergenza profughi provenienti dall’Ucraina – Attualmente sono 1.822 i profughi per i quali è stato emesso il codice STP (stranieri temporaneamente presenti); sono invece 1.790 quelli presenti sul territorio. I tamponi eseguiti sono 1.461; 22 i positivi finora accertati. I profughi sono per la maggior parte donne (70%). Tra le classi d’età più rappresentate ci sono quella tra 19 e 49 anni (816) e i minori fino a 18 anni (726).

L’ambulatorio per la presa in carico dei profughi ucraini è collocato al Laboratorio Analisi dell’ospedale di Piacenza. Qui, in via Taverna 49, è attivo un CENTRO ACCOGLIENZA SANITARIA PROFUGHI provenienti dall’UCRAINA. Il giorno di apertura è aggiornato sul sito www.ausl.pc.it. L’obiettivo è quello di concentrare il più possibile le attività sanitarie dedicate a questa specifica utenza. Dopo la registrazione della presenza in Questura, i profughi provenienti dall’Ucraina sono quindi invitati a recarsi nella stessa giornata (e comunque non oltre 48 ore) nel centro per una presa in carico dal punto di vista sanitario. Alla fine del percorso, gli operatori rilasciano il certificato necessario per la successiva richiesta del permesso di soggiorno. I controlli sanitari sono previsti sia per minori sia per gli adulti.

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