Boom delle civiche, in testa quella della Barbieri (15,5%). Crollo della Lega (6,7%)

Si è chiuso poco dopo le 23 di lunedì 13 giugno lo spoglio delle schede elettorali del primo turno a Piacenza. Confermato il quadro delle liste in corsa alle comunali: boom delle civiche e ridimensionamento dei partiti tradizionali. Rimonta la lista civica a sostegno di Patrizia Barbieri “Trespidi con Liberi”, che con il 15,49% guadagna la palma di partito più votato in città, davanti al Partito Democratico (14,86%). Seguono la lista civica “Per Piacenza” di Katia Tarasconi (14,32%) e Fratelli d’Italia (12,77%). Da registrare il crollo della Lega, attestatasi sotto il 7% (6,70%).

La lista Alternativa per Piacenza a sostegno di Stefano Cugini è al 4,11%, Forza Italia – Unione di Centro (3,27%), mentre il Movimento 5 Stelle fa segnare una debacle appena sopra al 2 col 2,06 %.

IL CONFRONTO CON 5 ANNI FA – Nelle comunali del 2017 in città il primo partito fu il Pd con il 18,5 %, a seguire la Lega Nord con il 12,9 %, terza forza la civica di Massimo Trespidi con il 10,6 %, quarto il Movimento Cinque Stelle con il 9,2 %, quinta Forza Italia con l’8,4, seguita da Fratelli d’Italia con il 7,2 %. Raggiunse il 6,8 % la civica Piacenza Più con Rizzi, mentre si fermò al 5,8 Piacenza in Comune di Rabuffi.

I COMMENTI

COLLA “IL CIVISMO STA TRIONFANDO” – “Le prime anticipazioni sono migliori del previsto. Il civismo sta trionfando, lo dimostrano sia i dati relativi alla bassa affluenza che i buoni risultati ottenuti dalle liste civiche in questa competizione. E’ un segnale che la politica deve cogliere: bisogna tornare tra la gente.

Così Roberto Colla, consigliere comunale uscente che in questa tornata elettorale, piuttosto che scendere in campo, ha preferito il ruolo di allenatore della lista civica di Katia Tarasconi (al 14,32%). “I banchetti, i momenti di incontro – afferma – ci devono essere tutto l’anno, non solo durante la campagna elettorale, ed è quello che io ho cercato di fare durante la mia attività come consigliere. I cittadini vanno coinvolti e consultati sempre, non solo quando serve il loro voto. Il momento è difficile, ma mi auguro che i partiti capiscano che è ora di cambiare, organizzando di nuovo comizi e riunioni di circolo, per far sentire i piacentini di nuovo protagonisti”.

RANCAN “LEGA PAGA L’ESSERE AL GOVERNO, MA ABBIAMO OTTENUTO RISULTATI IMPORTANTI”

La Lega a Piacenza non supera il 7% e si ferma al 6,7. Un risultato che si spiega, per il capogruppo in Regione Matteo Rancan, con la decisione di entrare a far parte del Governo Draghi. “Come dato politico – commenta – mi fa piacere far presente che a Piacenza il centrodestra ha dato segno di compattezza e unità. Per quanto riguarda il risultato della Lega, pesano dei dati nazionali che vengono a concretizzarsi sul territorio. Non perché si sia sbagliato qualcosa, ma perché è stata fatta una scelta di campo: quella di stare al Governo. Non dobbiamo guardare il voto nell’immediato – sottolinea Rancan -: avere la Lega al Governo significa avere affossato il ddl Zan, non aver aumentato le tasse, come quelle relative al catasto”.

DAGNINO “ATTESO IL RISULTATO PER CUGINI, DELUSO PER IL M5S “Come coalizione a sostegno di Stefano Cugini il risultato a doppia cifra – dice Sergio Dagnino, capogruppo uscente del M5s in consiglio comunale – era atteso. Come Movimento invece ci aspettavamo qualcosa di più (è al 2,06%, ndr) e che venisse capito il grande lavoro fatto in consiglio comunale, con una campagna elettorale fatta di impegni concreti. Abbiamo voluto portare in dote ad Alternativa per Piacenza i nostri temi e il nostro modo di intendere la politica, che ha trovato piena corrispondenza con le altre liste che hanno preso parte al nostro percorso, ero davvero convinto che fosse apprezzato di più il lavoro svolto in consiglio comunale”.

DE MICHELI (PD) “PREMIATA LA COALIZIONE ALLARGATA, ORA CONVINCERE GLI INDECISI” “Quello ottenuto in questa prima tornata è un risultato molto confortante – commenta Paola De Micheli, capolista del Pd insieme a Paola Gazzolo e Christian Fiazza – che vede Katia Tarasconi in vantaggio su Patrizia Barbieri. E’ evidente che ora, con il ballottaggio, si apre una partita completamente diversa. Si ricomincia da zero, e ora dobbiamo impegnarci con grandissima energia in questi 15 giorni per convincere i piacentini e le piacentine, soprattutto quelli che non hanno votato e sono tanti, a sostenere Katia Tarasconi. I risultati danno ragione a una scelta di grande coalizione, di grande partecipazione civica, dove il Pd (al 14,86%,ndr) ha spinto molto anche queste realtà, grazie anche alla partecipazione di tante persone della società civile che animano questa città”.

GAZZOLO (PD) “LA GENTE CI HA CHIESTO DI CAMBIARE, CON KATIA TARASCONI” “I dati finora registrati sono in linea – dice Paola Gazzolo, capolista Dem – con il clima respun risultato che è perfettamente in linea con il clima respirato in campagna elettorale, negli incontri con le persone in occasione dei banchetti, con la gente che ti chiedeva di cambiare e farlo con Katia Tarasconi. Ora a maggior ragione possiamo vincere il 26 di giugno, i prossimi 15 giorni sono importanti per riportare tutti a votare, è la prima cosa che ho imparato facendo campagna elettorale”. “Quando ci sono le civiche in campo alle elezioni – continua – sappiamo che possono drenare i voti, è accaduto anche con le altre liste del centrodestra. Ora attendo l’esito finale per fare una valutazione, ma è certo che bisogna riprendere a stare tra la gente anche non in periodo elettorale”.

TRESPIDI (CIVICA) “ORA SERVONO GAMBE E TESTA” – “Questa lista civica nasce dall’unione delle forze di Patrizia Barbieri e di Massimo Trespidi con Liberi, e in sole poche settimane dalla sua costituzione è riuscita a raggiungere un risultato straordinario, superando il 15% dei consensi – commenta Massimo Trespidi -. Un risultato importante che definisce anche prospettive importanti in vista del ballottaggio. Ora, da maratoneta dico che servono gambe e testa, per percorrere gli ultimi chilometri”.

PUGNI (FI) “RISULTATO DELUDENTE, MA IL PARTITO E’ IN CRESCITA” “Avevamo il sogno di potercela fare al primo turno, un sogno che non si è avverato. I numeri che avevamo in mano, anche grazie ai sondaggi, non erano precisi. Ora sono due i punti che ci separano dagli avversari, e in questi 15 giorni dovremo fare la differenza”. E’ il commento di Andrea Pugni, capolista di Forza Italia, che si attesta al 3,27%. “Patrizia Barbieri dovrà fare la differenza, anche con la sua parte emotiva: quelli del ballottaggio sono i giorni delle emozioni”.

“Il risultato di Forza Italia è deludente, ci aspettavamo di più, ma il partito – commenta – viene da un periodo di ristrutturazione, stiamo ricostruendo. La squadra c’è, anche se patiamo quello che ci è stato prosciugato dalle forze centriste, come la lista di Sforza Fogliani, con diversi nostri ex iscritti, e la stessa civica della Barbieri, che pure porta acqua al nostro stesso mulino”.

 

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