Salute e benessere: la parodontite tra le patologie infiammatorie più diffuse

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Recenti studi del Global Burden of Disease Study hanno dimostrato che oltre il 40% della popolazione mondiale soffre per la parodontite o piorrea, una malattia di origine batterica e virale che colpisce il parodonto, l’area del cavo orale dove si concentrano quei tessuti che permettono ai denti di mantenere la loro stabilità. Circa un quarto di coloro che sviluppano questa condizione finisce per essere colpita da forme così gravi che, se non trattate adeguatamente, rischiano di portare la persona affetta alla caduta dei denti.

Per questo motivo è molto importante saper riconoscere i segnali dell’infiammazione ma, ancor di più, correre ai ripari scegliendo di sottoporsi ad una terapia specifica. Fino a qualche tempo fa le strategie utilizzate erano la cura farmacologica e, nei casi peggiori, l’intervento chirurgico; la prima, però, ha lo svantaggio di essere efficace solamente nei casi in cui riesce a raggiungere i tessuti interessati, mentre il secondo ha quello di essere doloroso e invasivo.

Inoltre, chi si sottopone all’operazione chirurgica per la cura della parodontite incorre in importanti costi biologici. Come il trattamento farmacologico, neppure quello chirurgico si rivela spesso risolutivo e non è in grado di prevenire le ricadute. Ad oggi sembrerebbe che la strategia migliore per curare la parodontite sia quella che prevede l’impiego del laser in abbonamento a igieni professionali eseguite con l’ausilio del microscopio operatorio e il supporto di diagnostica genetica e biomolecolare.

Come funziona il trattamento laser

La terapia con il laser utilizzata nei centri odontoiatrici partner del marchio IMI-EDN è basata su un innovativo protocollo che unisce l’uso del laser con quello del microscopio operatorio e va ad intervenire in maniera approfondita e precisa, eliminando dalle sacche parodontali gli accumuli di batteri e virus che causano la piorrea. Il trattamento è rapido, minimamente invasivo (tanto da richiedere raramente l’impiego di anestetico), ha un decorso post-operatorio rapido e scarsamente fastidioso per il paziente e assicura risultati molto rapidi.

Inoltre, come si legge anche sul sito web dei centri partner di Excellence Dental Network, si tratta di un percorso mirato e personalizzato, definito sul singolo paziente in base ai risultati di indagini genetiche e microbiologiche preliminari e di test radiologici.

La parodontite può essere favorita da fattori diversi, come la familiarità, il fumo, il consumo prolungato di particolari farmaci, un’errata igiene dentale e l’eventuale compresenza di altre patologie. È bene, quindi, stabilire con attenzione quale sia il motivo che ha provocato la comparsa del disturbo.

Chi sceglie il protocollo laser per la cura della parodontite è, generalmente, a minore rischio di sviluppare recidive perché viene inserito poi in un percorso terapeutico mirato di follow up semplice e sostenibile. Inoltre il trattamento laser ha anche una funzione di parziale rigenerazione dei tessuti danneggiati.

Come prevenire la parodontite

Prevenire la malattia parodontale non è impossibile. Infatti, tolti i casi che abbiano alla base dello sviluppo una matrice genetica particolarmente complessa,  in tutti gli altri casi è possibile ridurre la probabilità di svilupparla mettendo in atto poche piccole accortezze. Innanzitutto, i denti vanno lavati almeno tre volte al giorno, a seguito dei pasti principali, con uno spazzolino adeguato, un dentifricio efficace e con l’ausilio di filo interdentale e collutorio.

I denti devono essere spazzolati per almeno due minuti con movimenti regolari e con la giusta intensità. Ogni sei mesi è importante recarci da uno specialista per una seduta di igiene orale professionale (detartrasi) e per controllare che non siano presenti patologie e infezioni del cavo orale.

Prenotare subito un appuntamento di controllo dal dentista nel caso in cui siano presenti sanguinamenti gengivali, dolori, gengive che si ritirano, alitosi e ipersensibilità al contatto dei denti con cibi e bevande molto caldi o molto freddi.

È fondamentale anche limitare l’assunzione di alcol ed evitare il fumo. Qualora il paziente abbia già in passato sofferto di parodontite, check-up regolari permetteranno di tenere sotto controllo l’insorgenza di recidive – ed eventualmente di intervenire tempestivamente per risolverle.

 

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