“Eroi già dimenticati, la Regione ripristini l’indennità covid ai sanitari”

“La Regione ripristini l’indennità Covid agli infermieri, tecnici di laboratorio e Oss, inserendo tra gli aventi diritto anche fisioterapisti e tecnici di radiologia, essendo anch’essi in stretto contatto con pazienti Covid”. A chiederlo sono i consiglieri regionali della Lega Valentina Stragliati, prima firmataria, Matteo Rancan, capogruppo, Daniele Marchetti, Simone Pelloni, Michele Facci e Fabio Bergamini, in una nota inviata in redazione.

Gli esponenti leghisti hanno depositato un’interrogazione a prima firma Stragliati nella quale hanno lanciato l’allarme circa la carenza di personale sanitario: “Nel maggio 2022, i dati emersi dallo studio RN4CAST hanno evidenziato che in Italia il 36% degli infermieri vorrebbe lasciare il luogo di lavoro entro dodici mesi; di questi il 33% dichiara di voler lasciare la professione. Un fenomeno legato alle condizioni di lavoro, peggiorate nel corso dell’emergenza pandemica che hanno aumentato lo stress e l’insoddisfazione del personale infermieristico, che si è trovato in prima linea a fronteggiare un’emergenza sanitaria senza precedenti”.

“Gli infermieri, prima chiamati ‘eroi’ e adesso dimenticati, continuano a lavorare con pazienti Covid, inoltre, si registra un aumento di ricoveri e di posti letto occupati, ma con meno personale. Le giornate di ferie rimangono garantite, ma nei reparti diminuiscono i riposi e aumentano i turni e gli straordinari non vengono riconosciuti” hanno ricordato i consiglieri della Lega. Dopo il presidio di fronte all’Ospedale di Piacenza, dal 4 luglio al 15 luglio si prospetta un presidio permanente sotto la sede della Regione Emilia – Romagna per chiedere alla Regione un abbattimento concreto delle liste d’attesa, risorse economiche per poter assumere personale e potenziarlo e risposte concrete sul modello di sanità che la Regione vuole rispetto a Case della Salute, Case di Comunità, infermiere di famiglia.

“Il sottodimensionamento del personale sanitario è un problema per tutta la comunità piacentina. I cittadini chiamano da mesi lamentando attese per le visite. Si spinge così l’utente verso la sanità privata. Le liste d’attesa si aggirano sui quattro – cinque mesi e non tutti possono ricorrere al privato. Si tratta di una vera e propria emergenza, accentuata ancora di più dopo la pandemia. Di qui il nostro atto ispettivo per sapere dalla Regione se intenda ripristinare l’indennità Covid, piccolo riconoscimento per questi eroi ormai dimenticati” concludono Stragliati, Rancan, Marchetti, Pelloni, Facci e Bergamini.

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di PiacenzaSera, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.