La prossima luna piena sarà super, la “Buck Moon” dei nativi americani

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Dopo aver osservato lo scorso 14 giugno in tempo di fragole la cosiddetta “Super Luna delle Fragole”, ovvero una Luna piena vicina al perigeo che è il punto della sua orbita meno distante dalla Terra, il prossimo mercoledì 13 luglio avremo una opportunità ancora migliore per osservare la Luna piena al massimo del suo ingrandimento visuale prospettico, e di conseguenza alla sua massima luminosità.

Come è noto, l’orbita della Luna attorno alla Terra (…così come quella di ogni altro satellite attorno al proprio pianeta) descrive una ellisse e di conseguenza il nostro satellite si può presentare in alcuni momenti più lontano da noi (quando è all’apogeo della sua orbita) e in altri momenti più vicino (quando si trova al perigeo). Ebbene il prossimo 13 luglio, giorno di Luna piena, il nostro satellite naturale si troverà al perigeo, ovvero alla sua minima distanza dalla Terra dell’intero anno 2022 (più precisamente alle ore 11.09 della mattina la Luna si troverà di fatto a “soli” 357.264 km di distanza da noi). L’apogeo dell’orbita lunare nel 2022 si era invece verificato il 29 giugno scorso a 406.581 km. Ciò significa che una differenza di 49.317 km nella distanza Terra-Luna ci porta ad apprezzare una differenza di dimensione apparente visuale del nostro satellite di ben il 14% quando è al perigeo rispetto a quando si trova invece all’apogeo.

Per osservare questo fenomeno il momento migliore sarà la sera del 13 luglio dopo le ore 22.30 quando il nostro satellite sarà da poco sorto a sud-est. Naturalmente ci si dovrà posizionare in un luogo che abbia l’orizzonte sud-est libero in maniera tale da poter osservare appieno il disco lunare il quale, complice anche un effetto “psicologico” che ci fa supporre una sua ancor maggiore dimensione quando è prossimo all’orizzonte, ci apparirà di fatto più grande e più luminoso del solito. Questa Super Luna piena, la più grande e luminosa dell’intero anno, è stata chiamata “Super Luna del Cervo” (Buck Moon) dai nativi americani i quali ritenevano che i cervi maschi ingrandissero maggiormente le proprie corna in prossimità di questo fenomeno lunare.

Danilo Caldini
(Gruppo Astrofili di Piacenza-APS)

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