Volti nuovi in consiglio, Lecce “Piacenza non è una città per giovani”

Era ancora seduta al suo banco di scuola, meno di un mese fa, Margherita Lecce. Mentre gli elettori scrivevano il suo cognome sulla scheda elettorale, lei era concentrata sull’ultimo decisivo ripasso in vista dell’imminente esame di maturità classica, sostenuto poche settimane fa al Liceo Melchiorre Gioia. Il 14 luglio, con l’ufficialità della nomina di Francesco Brianzi e Mario Dadati come assessori, per la 19enne della Lista civica di Katia Tarasconi, prima dei non eletti, si sono aperte le porte del consiglio comunale.

“La passione per la politica – racconta Lecce – è nata per puro caso. Da quando avevo 14 anni sono attiva in Amnesty International, e da lì ho iniziato a cercare di capire meglio le varie tematiche politiche che interessavano i progetti del mio gruppo”. Margherita Lecce è fra le due consigliere più giovani, insieme a Costanza De Poli (Pd), entrambe del 2003. Il dato italiano dell’interesse dei giovani alla politica è drasticamente calato rispetto a qualche decennio fa, quando c’era un attaccamento diverso al bene comune da parte delle giovani generazioni. Molteplici sono le cause che non andremo ad elencare. Piacenza, nel quinquennio appena cominciato, rappresenta una felice eccezione al trend: agli eletti, fra cui il giovane assessore Francesco Brianzi, 26 anni, e le due giovanissime consigliere, si aggiungono tanti altri ragazzi e ragazze candidati nelle varie liste.

Lecce spiega le motivazioni della sua candidatura partendo dalla stima nei confronti di Katia Tarasconi: “Credo sia una persona splendida, e sono certa possa regalare, con le sue idee e il suo lavoro, un futuro diverso alla nostra città”. Non solo, la curiosità e la voglia di affrontare un’esperienza nuova è stata la spinta decisiva che l’ha portata ad aggiungere il suo nome alla lista. “Il percorso della campagna elettorale – prosegue – è stato molto interessante; non nascondo che, in più di un’occasione, mi sono sentita inadatta al ruolo che aspiravo a ricoprire. Ma poi, anche con l’aiuto di altre persone della lista e persone a me care, ho trovato la forza giusta”.

Inutile sottolineare che di esperienza politica – fatto salvo l’impegno in Amnesty Giovani – Margherita Lecce non ne ha. Quella che si appresta a intraprendere è una novità assoluta. “Spero sia un’occasione di crescita. In questi cinque anni spero di diventare una figura che sia d’aiuto per la mia città, dando una mano al comune portando le idee mie e dei miei coetanei. Dirò la mia sulle varie tematiche che si affronteranno in questi cinque anni. Spero di poter lavorare in un ambiente sereno e tranquillo in cui tutti ci aiutiamo come un gruppo unito”.

Il 6 giugno il Sole 24 ore rendeva nota una classifica sulla qualità della vita in cui Piacenza risultava la prima città italiana per i giovani. La notizia scatenò il disaccordo di una buona parte dei diretti interessati. “Al momento Piacenza – commenta Margherita Lecce – sicuramente non è apprezzata dai giovani. La mia non è una polemica fine a sé stessa, ma un dato di fatto condiviso dai miei coetanei. Diversi sono gli aspetti che bisogna gestire per migliorare la vita di noi giovani. Non abbiamo una rappresentanza diretta a Piacenza, mancano i luoghi di ritrovo a parte due o tre, e questo è un campanello d’allarme che non si può ignorare. Dobbiamo creare nuove comunità, luoghi in cui i ragazzi sappiano di poter essere supportati. In consiglio comunale mi batterò affinché vengano gestiti i problemi della mia generazione, aumentando l’offerta di nuovi progetti come il festival “Change” che avevamo organizzato a giugno. Eventi del genere devono esserci ogni mese, ci auguriamo che si possano creare attività interessanti e didattiche che risultino anche divertenti, in modo tale da portare i giovani ad apprezzare meglio la propria città”.

79 sono le preferenze che hanno permesso a Margherita Lecce di essere eletta. “Penso – analizza Lecce – che le persone che mi hanno dato fiducia, fatte salve quelle che mi conoscono bene e quindi hanno ben chiare le mie qualità, abbiano visto in me una ragazza giovane che ha voglia di fare, determinata a dare una mano per riportare Piacenza a un livello più alto di quello che oggi conosciamo. Non deluderò la fiducia che gli elettori hanno deciso di riporre in me”.

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