Aggressioni sui treni, Rancan (Lega) “Trasporto pubblico sia gratuito anche per i militari”

“A fronte dell’inarrestabile esclation di aggressioni e violenze, sia ai danni del personale viaggiante che dei passeggeri, sui treni che percorrono le linee della nostra regione, oltre al Daspo dai mezzi pubblici per i soggetti responsabili di tali prepotenze e violenze, chiediamo alla Giunta Bonaccini di estendere la gratuità del trasporto pubblico anche alle Forze Armate, in aggiunta alle Forze dell’Ordine che già beneficiano di questa misura”.

E’ la proposta avanzata dal consigliere regionale leghista, Michele Facci, e dal capogruppo Lega Er nonché commissario Lega Emilia, il piacentino Matteo Rancan, che nelle prossime ore depositeranno un atto di indirizzo affinché anche “la Regione Emilia-Romagna, sulla scia di quanto già fanno Lombardia, Lazio e Piemonte, adotti un provvedimento col quale si faccia carico delle coperture di spesa necessaria a garantire che la gratuità del trasporto pubblico alle Forze Armate”. “In considerazione dell’elevato numero di pendolari appartenenti alle Forze Armate, di gran lunga superiore a quello delle Forze dell’Ordine, riteniamo che sia una proposta concreta e di buon senso quella di consentire loro di utilizzare i mezzi pubblici gratuitamente. Esperienze maturate nelle Regioni che già si sono fatte carico di garantire la gratuità dei viaggi alle Forze Armate hanno ampiamente dimostrato come i militari con grande senso del dovere, si siano più volte messi a disposizione per intervenire in caso di necessità”.

“I riscontri negli anni sono stati significativi: la presenza sui mezzi pubblici di agenti e militari ha un effetto deterrente e, in molti casi, i loro interventi a tutela degli utenti e del personale di bordo sono stati provvidenziali” spiegano Facci e Rancan, che concludono: “Già nella passata legislatura avevamo avanzato una proposta di questa natura, che poi a causa del Pd, che volle mettere il cappello a tutti i costi sulla misura, rimase lettera morta, in quanto la sinistra pretendeva di mettere in carico alle casse statali la copertura economica della misura. Ecco, quello che noi chiediamo è che sia la Regione Emilia-Romagna a farsi carico completamente delle spese necessarie per sostenere questa proposta che va nella direzione di garantire più sicurezza a passeggeri e personale viaggiante”.

Tagliaferri (Fdi) “Misure innovative per garantire la sicurezza di passeggeri e personale viaggiante” – Il problema degli episodi di violenza e aggressione al personale viaggiante del trasporto pubblico locale su bus e treni della regione da parte di passeggeri è al centro anche di un’interrogazione presentata dal consigliere regionale piacentino Giancarlo Tagliaferri di Fratelli d’Italia. Nell’atto ispettivo si chiede alla giunta di “valutare, nella definizione di nuovi contratti per l’affidamento del servizio di trasporto pubblico, l’obbligo di garantire la sicurezza e l’incolumità personale dei viaggiatori e del personale viaggiante da parte del gestore del servizio”.

A tal proposito, Tagliaferri richiama l’attenzione dell’esecutivo regionale su strumenti sperimentati in altre regioni: l’attivazione di un sistema di emergenza a disposizione degli autisti e del personale sia per quanto riguarda il trasporto pubblico locale su gomma sia per quello su rotaia realizzato in collaborazione con la Centrale Operativa del Numero Unico d’Emergenza europeo 112; la previsione di un servizio di vigilanza a bordo dei bus del trasporto pubblico locale e sui treni, attivo particolarmente in ambito serale, con azione di controllo e deterrenza di comportamenti che possono mettere a rischio la sicurezza e l’incolumità personale di utenti e lavoratori del settore.

Da qui la richiesta alla giunta di “quanti e quali episodi di violenza si siano verificati sui mezzi di trasporto pubblico in Emilia-Romagna da inizio anno, quanti ai danni di utenti e quanti nei confronti del personale viaggiante e se, al fine di mettere in campo efficaci misure di contrasto alla violenza sui mezzi di trasporto, la Regione abbia attivato un sistema di monitoraggio del fenomeno per verificare eventuali tratte critiche e tipologia di eventi (aggressioni, molestie, scippi); quali misure si intendano suggerire ai soggetti gestori del servizio e quali si abbia intenzione di intraprendere nell’ambito delle procedure di affidamento dei servizi di trasporto pubblico locale per assicurare condizioni di sicurezza e soluzioni organizzative di presidio e vigilanza dell’incolumità personale degli utenti e dei lavoratori del settore; se si ritenga che il tema della sicurezza sui mezzi di trasporto, in quanto condiviso, debba essere al centro di una speciale attenzione in seno alla conferenza Stato-Regioni”.

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