Appennino Festival: concerto al tramonto in Val Boreca e canti notturni a Caminata

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Va nel cuore delle Quattro Province l’Appennino Festival 2022 e approda a Zerba. Proprio lì, nel piccolo borgo della Val Boreca è in programma il nuovo appuntamento della rassegna diretta artisticamente da Maddalena Scagnelli e organizzata da “Le Vie del Sale” con il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano, di Credit Agricole, della Regione Emilia Romagna, del Ministero per i beni e le attività culturali e di alcuni sponsor privati. A esibirsi in un suggestivo “Concerto al tramonto” che si svolgerà mercoledì 17 agosto alle 19 sul sagrato della chiesa di Zerba saranno Silvia Sesenna alla spinetta, Elena Galetti al violoncello e Katia Forelli al violino. Il pomeriggio prevede anche la visita guidata alla torre Malaspina alle 17.30 e la camminata a cura dei “Calcaterra” (per info: 3297265227). E’ possibile concludere la serata all’Osteria La Scianza, per prenotazioni 349 2342730.

La scelta della location non è casuale: è proprio nella Val Boreca, in quell’isola fra i monti come più volte è stata definita, che si rintracciano le origini di Draghin, il più antico suonatore di piffero e cantastorie di cui si abbia notizia. Sulle sue orme si muove il Festival, che a Zerba porta la clavicembalista Sesenna, già nota al pubblico dell’Appennino Festival. Decisamente interessante è il programma che mescolerà le danze europee del Seicento e del Settecento a quelle tipiche delle Quattro Province. Sesenna ha iniziato gli studi di clavicembalo a Parigi sotto la guida del maestro Ilton Wjuniski dove ha ottenuto il I° premio all’unanimità di clavicembalo, basso continuo e musica barocca: ha tenuto una serie di concerti come clavicembalista dell’ensemble barocco “Les Meslanges” in diverse città della Francia quali Rouen, Caen, Orleans, e nella cappella del castello di Versailles ed è collaboratrice esterna come cembalista al conservatorio Nicolini e insegna teoria e solfeggio e musica d’insieme alla scuola di musica Artemusica di Piacenza della quale è vicedirettore.

Giovedì 18 agosto invece il Festival approda a Caminata, in alta Val Tidone: nella piazza del Popolo (o nella chiesa di Genepreto in caso di maltempo) alle 21.15 è in programma il concerto degli Area Sud accompagnati dagli Enerbia. “Musica notturna: canti d’amore e di culla” è il titolo della serata, che intende proporre una silloge di ninne nanne, serenate d’amore e altri brani legati al tema della notte. A esibirsi per l’occasione saranno gli Area Sud: nato nel 2010, il quartetto esegue musiche tradizionali principalmente legate alle culture siciliane e calabresi, senza dimenticare che questi territori sono da secoli al centro del Mediterraneo, “grande brodo” nel quale si cuociono gli ingredienti musicali di popoli che condividono uno stesso destino e una comune identità. Seppure lo strumentario utilizzato sia di esclusiva provenienza tradizionale e ricercato nella selezione dei costruttori migliori, l’esecuzione dei brani lascia spazio all’interpretazione personale e quindi a quel processo di permanente composizione e ri-creazione che è caratteristico della musica di tradizione orale.

I quattro musicisti provengono in parte dai ben noti gruppi di world music come Nakaira e Oi Dipnoi, coi quali hanno partecipato a numerose tournée nei principali circuiti internazionali, con l’unione del folk-singer calabrese Maurizio Cuzzocrea, che ha costruito la sua fama negli anni partecipando ai più importanti folk festival in Italia e all’estero. Ad un ricco repertorio di tarantelle, in cui zampogna e friscalettu sono protagonisti assoluti, si affiancano canti rituali, favole e serenate che raccontano, con il suono e la lingua nativa, un pezzo di storia dei musicisti stessi, della gente comune e di chi c’è stato ancor prima di loro. Il gruppo è formato da Franco Barbanera (friscalettu, zampogna a chiave, gaita galiziana), Marco Carnemolla (basso, voce), Maurizio Cuzzocrea (chitarra battente, marranzano, tamburello, voce) e Mario Gulisano (tamburelli, cajon, marranzano, voce).

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