“Siccità, dal Decreto Aiuti bis 200 milioni a sostegno delle aziende agricole”

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“Con 200 milioni di euro nel fondo di solidarietà nazionale arrivano le prime risorse per aiutare le aziende agricole contro gli effetti della siccità in Italia mentre per il caro carburanti è importante l’estensione del credito d’imposta sull’acquisto di gasolio per i trattori e degli altri macchinari necessari al lavoro in campi e stalle e alle barche per la pesca per garantire le produzione agroalimentare nazionale in un momento difficile per l’agricoltura nazionale stretta fra i danni dei cambiamenti climatici e gli effetti della guerra in Ucraina su materie prime ed energia”. E’ quanto annuncia la Coldiretti in riferimento alle decisioni adottate nell’ultimo consiglio dei Ministri con l’approvazione delle misure del Decreto Legge Aiuti Bis che rappresenta un altro importante intervento del Governo Draghi per il sostegno a imprese e famiglie.

Significative – afferma l’associazione – le misure destinate al sostegno delle imprese agricole richieste da Coldiretti, nel corso dell’ultima Assemblea nazionale il 28 luglio scorso e che sono state accolte dal Governo. “In particolare – spiega Coldiretti Piacenza, a disposizione per fornire massima assistenza agli interessati – è di grande rilievo la previsione di un ulteriore credito di imposta per il terzo trimestre 2022 per gli acquisti di carburante effettuati dalle imprese agricole e della pesca. Tale credito – continua Coldiretti – era stato già riconosciuto alle imprese agricole per il primo trimestre 2022 e a quelle della pesca per il primo e secondo trimestre 2022″. “Altrettanto importante – sottolinea Coldiretti – è l’aumento pari a 200 milioni di euro del Fondo di solidarietà nazionale per indennizzare le imprese agricole che hanno subito danni dalla siccità eccezionale verificatasi a partire dal mese di marzo 2022 e che non beneficiavano, al verificarsi dell’evento dannoso, della relativa copertura assicurativa”. A causa della siccità le campagne italiane – spiega Coldiretti – sono allo stremo con cali produttivi considerevoli. Una situazione che nel Piacentino è aggravata dagli effetti di nubifragi e grandinate verificatisi in luglio.

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