Arcigay “Rientro nella rete ‘Re.a.dy’: costruire una Piacenza accogliente”

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“Arcigay Piacenza Lambda e tutte le persone che aderiscono alle sue attività sul territorio vogliono congratularsi con la nuova amministrazione comunale per il rientro nella rete Re.a.dy. È una importante rete istituzionale, inizialmente proposta dal Comune di Torino, utile a prevenire, contrastare e superare le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere, anche in chiave intersezionale con gli altri fattori di discriminazione – sesso, disabilità, origine etnica, orientamento religioso, età – riconosciuti dalla Costituzione, dal diritto comunitario e internazionale”.

Così l’associazione in una nota. “Nel nostro paese – proseguono -, dove ancora non esiste alcuna legge di tutela specifica per le vittime di omolesbobitransfobia, né programmi formativi nazionali nelle scuole mirati a sensibilizzare la società sulle tematiche della violenza di genere e sessuale, anche questi atti perlopiù simbolici da parte delle istituzioni sono importanti. Lanciano infatti un forte messaggio di inclusione e di vicinanza a tutte le persone che loro malgrado sul nostro territorio hanno subito emarginazione, derisione e violenza a causa del loro orientamento sessuale o identità di genere. Allo stesso modo, nel 2018 l’uscita dalla rete Re.a.dy del nostro comune, motivata da forti opposizioni ideologiche della giunta precedente, aveva veicolato alla cittadinanza un penoso disinteresse istituzionale sulla questione, creando un clima di percepita ostilità all’interno della comunità Lgbtqi+ locale”. “Rimane dunque di fondamentale importanza – conclude la nota – che le amministrazioni locali si impegnino in buone pratiche di rispetto per tutte le persone che abitano nella nostra città a prescindere da genere, orientamento e identità. Ci auguriamo inoltre, che oltre all’adesione formale alle rete Re.a.dy, la giunta in futuro continuerà a collaborare con la cittadinanza per costruire una Piacenza accogliente in cui nessuno debba vergognarsi di quello che è”.

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