Come è cambiata la moda nel tempo? Documenti e immagini in mostra all’Archivio di Stato

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In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio 2022, domenica 25 settembre alle ore 10.30, all’Archivio di Stato di Piacenza (Palazzo Farnese), verrà inaugurata la mostra “Ma come ti vesti?…E ti rivesti?”, che rimarrà allestita fino al 27 gennaio 2023. Quest’anno l’Archivio di Stato aderisce al tema proposto a tutti i luoghi della cultura “Patrimonio culturale sostenibile: un’eredità per il futuro” e declinare il tema attraverso uno scavo tra le carte alla ricerca di usi e riusi nell’ambito dell’abbigliamento.

LA MOSTRAL’idea della mostra nasce da un laboratorio didattico proposto alle scuole nel 2019. Attraverso l’esame dei documenti conservati negli archivi delle antiche famiglie nobili piacentine (inventari dei beni, liste di gioielli, note spese, ricevute, campioni di stoffa), negli atti dei notai (testamenti, donazioni, vendite) e in altri fondi documentari (corredo degli orfani del Brefotrofio provinciale, abbigliamento delle orfane, forniture americane nel secondo dopoguerra) la mostra affronta il tema del vestiario e della moda nel tempo analizzando i materiali e il modificarsi di usi e costumi tra il XVIII e il XX secolo, prima dell’avvento del fenomeno del fast fashion e quando stoffe, abiti e accessori venivano tramandati ad una generazione all’altra. Il vestito ha assunto nel tempo valenze e funzioni diverse: strumento di protezione, di ornamento, di diversificazione, di integrazione sociale, di comunicazione. Ci vestiamo per proteggerci dal freddo, per ripararci dagli sguardi altrui e per preservare la nostra intimità, ma anche per essere ammirati, per attirare gli sguardi, per comunicare: un capo di abbigliamento può diventare segno distintivo di appartenenza a un gruppo, elemento fondamentale di inclusione e integrazione. Ci sono abiti dalla forte valenza sociale e identitaria (uniformi, divise, abiti religiosi) e abiti legati alla tradizione e al folklore.

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