Fridays For Future, sciopero globale per il clima: corteo a Piacenza il 23 settembre

I giovani di Fridays For Future Piacenza tornano in piazza venerdì 23 settembre in occasione dello Sciopero Globale per il Clima. Il ritrovo sarà alle ore 9 presso il Pubblico Passeggio, davanti al Liceo Respighi: a seguire un corteo che attraverserà via Giordani, Piazza Sant’Antonino, Piazza Duomo, Via Cavour, Viale Risorgimento, per concludersi all’interno dell’Arena Daturi con gli interventi dei partecipanti.

“La giornata del 23 – spiegano – ha un significato globale: a quasi un anno di distanza dalla COP26 di Glasgow le azioni dei governi sono ben lontane dal garantirci un futuro stabile ed abitabile. Nuovi progetti fossili vengono approvati, l’espansione infinita dell’economia viene ancora vista come l’unica possibilità percorribile, le aziende fossili continuano a generare enormi profitti e l’1% degli individui più ricchi vede il proprio patrimonio aumentare costantemente. Tutto ciò mentre la crisi climatica – anche qui in Italia – comincia a mostrare il suo volto più spaventoso, fatto di fenomeni meteorologici estremi, ondate di calore e siccità che colpiscono in maniera peggiore le persone più fragili, come i poveri e gli anziani. Oggi più che mai nessuno può ignorare che il problema del clima è un problema di vita e di morte”.

“In Italia – proseguono – il nostro sciopero avrà un ulteriore significato, collocandosi due giorni prima delle elezioni politiche. Abbiamo assistito ad una campagna elettorale in cui i partiti hanno collocato l’urgenza climatica fra le ultime tematiche, come una nota a margine. Il voto a cui gli italiani e le italiane sono chiamate è particolarmente importante: qualunque forza politica avrà un ruolo nel nuovo governo dovrà rispondere all’urgenza climatica e sarà responsabile del futuro nostro e dei nostri figli. Sappiamo però che non possiamo limitare la nostra partecipazione civica al solo momento del voto, ma dobbiamo diventare cittadini e cittadine attivi, pronti ad alzare la voce per far valere il nostro diritto ad una vita dignitosa e sicura. Scenderemo quindi in piazza per dare voce a quanti hanno paura di fronte alla crisi climatica, a quanti non possono ancora votare, a quanti vogliono condividere la speranza che un altro mondo sia possibile”.

“Invitiamo – concludono – tutti i cittadini e le cittadine preoccupate per il proprio futuro ad unirsi a noi. Invitiamo i rappresentanti di partiti politici a non portare bandiere e simboli di partito e, per rispettare l’apartiticità del nostro movimento, ad astenersi dall’intervenire pubblicamente”.

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