Vicenda Asp, “Inail archivia la pratica del pensionato albergo”

Conti in rosso e una notizia che rende ancora più incerta la ripresa per Asp, la partecipata del Comune di Piacenza che si occupa dell’assistenza ad anziani e disabili. “Inail ha archivato la pratica del pensionato – albergo, non la seguirà più” ha detto il vice sindaco Marco Perini durante la seduta di consiglio comunale in cui è stato esaminato il bilancio consolidato di palazzo Mercanti, che comprende gli esercizi di tutte le partecipate dell’ente. Da anni si parla di questo progetto, al quale sia Asp che Comune di Piacenza tenevano molto, perché avrebbe consentito di accogliere altri 90 anziani in un’ala recuperata del Vittorio Emanuele, riducendo così le liste di attesa e garantendo nuove risorse per l’Azienda Servizi alla Persona.

In una seduta in cui si è parlato ancora della governance delle partecipate, in riferimento alla Ricci Oddi, non poteva non essere posto il tema di Asp, dove il deficit di bilancio sfiora i 600mila euro. Alla sua guida dal 2019 c’è quell’Eugenio Caperchione, docente di Economia della facoltà di Modena e Reggio, che firmò un primo piano di salvataggio, commissionato durante l’amministrazione Dosi dall’allora assessore Stefano Cugini e affidato alle mani di Marco Perini, ora vice sindaco ma all’epoca amministratore unico di Asp, per poi essere sostituto appunto proprio da Caperchione. Ed è a lui, e alla dirigenza di Asp, che il Comune sollecita un piano di risanamento che, dice Perini, “non è ancora arrivato”.

“Sono stati buttati via 5 anni, perdendo un finanziamento di 7 milioni che era fatto e finito – è intervenuto Stefano Cugini (ApP) -. Un conto è fare una scelta, un conto è subirla”.

Per Boris Infantino (Piacenza Coraggiosa) “Asp merita un’attenzione particolare, per quanto riguarda il bilancio, e per le sue finalità – sottolinea – di assistenza, non certo di profitto, pur avendo come obiettivo il pareggio”.

Sul tema del pensionato – albergo interviene anche Massimo Trespidi (civica Barbieri – Liberi). “Il progetto in attesa di approvazione – puntualizza – era stato redatto da Perini e dal direttore Cristiana Bocchi, non da Caperchione. Questo per dire come stanno le cose”.

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