Area camper di Bobbio, Legambiente “Perché in zona a rischio allagamento?”

Il comitato Terme e val Trebbia Legambiente Piacenza, Circolo Emilio Politi, intervengono con una nota stampa sull’area camper di Bobbio sollevando l’interrogativo “perché in zona a rischio allagamento?”. Le associazioni spiegano che “il comune di Bobbio ha chiesto all’Arpae Piacenza, lo scorso agosto, il rinnovo della concessione demaniale su cui si trova l’area camper. E anche l’ampliamento, con ulteriori 17 particelle, sempre lungo il fiume. La regione Emilia Romagna con la Direttiva Alluvioni ha classificato queste particelle H- P3, esondabili, con divieto di realizzare impianti”. Per questo sono state inoltrate il 15 settembre scorso all’Arpae Piacenza e Parma le osservazioni, chiedendo conto del mancato rispetto della Direttiva. Ecco l’intervento integrale:

Con l’alluvione del 2015 il fiume aveva invaso l’area camper di Bobbio e due persone arrampicate sul tettuccio di un camper sono state messe in salvo dai VVFF . Le piazzole per i camperisti si trovano su terreno demaniale nella fascia di m150 dal Trebbia, una zona che già nel 2012, quando il comune ottenne per la prima volta la concessione, era definita esondabile, compatibile con impianti all’aperto previa verifica della situazione di rischio e l’installazione di un sistema di allarme sonoro. La verifica, fatta allora dal personale dell’ex servizio tecnico di bacino, aveva escluso il rischio allagamento, solo che tre anni dopo l’esondazione invece c’è stata, mentre non è stato installato l’impianto di allarme con grave pericolo per i fruitori dell’area camper. Di fronte a questi fatti, la regione E R ha emanato una Direttiva Alluvioni con una valutazione del rischio più stringente , per cui attualmente la maggioranza delle piazzole si trova in aree definite H-P3, dove è vietata la realizzazione di impianti all’aperto. Il pensiero corre all’alluvione nelle Marche. Nonostante queste limitazioni nel mese di agosto l’amministrazione di Bobbio ha chiesto il rinnovo della concessione e anche l’ampliamento dell’area camper, con la richiesta di ulteriori 17 particelle, sempre lungo il Trebbia.

L’amministrazione di Bobbio ha un’idea singolare della sicurezza. In nome della sicurezza dei camperisti propone una passerella, in modo che camminando lungo la ss45 nel tratto verso Bobbio non vengano travolti dalle macchine. E rispetto al rischio alluvione invece come è garantita la sicurezza ? Sanno i camperisti che la maggior parte delle piazzole, a ridosso del fiume, si trovano in fascia esondabile? Legambiente Piacenza e l’assoc. Comitato Terme e val Trebbia hanno inoltrato ai responsabili Arpae una lettera di osservazioni in cui si evidenzia l’inamissibilità di rinnovare la vecchia concessione per i mappali in area H-P3. Analogamente,per la richiesta di nuove concessioni , dato che tutte le 17 particelle sono classificate H-P3, anche questo ampliamento risulta incompatibile con la Direttiva Alluvioni. La tragedia delle Marche ripete che non si può costruire lungo gli argini, che l’alveo va rispettato, che la prevenzione è l’unico strumento contro l’imprevedibilità degli eventi. Ora attendiamo una risposta da Arpae.

Non è l’unica segnalazione . L’ufficio urbanistica regionale e l’ufficio territorio pianificazione della provincia di Piacenza han ricevuto due segnalazioni relative al consumo di suolo: una del dicembre ‘21 ed un’altra del maggio ‘22. Segnalazioni Pec. Riguardano atti del comune di Bobbio, le osservazioni documentano diverse e gravi forzature nei confronti della legge 24 , nata appunto per fermare il consumo di suolo. Ai cittadini vien chiesto di partecipare attivamente. Di fronte a dubbi sulla regolarità e legittimità delle delibere le osservazioni dei cittadini pongono domande a chi deve esercitare il controllo. E quando riguardano la cosa pubblica e fanno domande documentate, dagli uffici pubblici è legittimo e civile aspettarsi risposte.

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