Riduzione dei fondi a Teatri e Ricci Oddi, Perini “Fatto tecnico e non politico”

Seduta dedicata alla variazione del bilancio di previsione 2022-2024 in consiglio comunale con la relazione del vice sindaco Marco Perini, che ha fornito i numeri della manovra soffermandosi sui punti con un maggiore impatto finanziario-politico. L’attenzione delle opposizioni si è concentrata in particolare sul ridimensionamento dei contributi economici a due istituzioni culturali, la Fondazione Teatri e la Galleria Ricci Oddi: su questo Perini ha precisato che si tratta di fatti “tecnico-amministrativi” e che non c’è la volontà di tagliare i fondi rispetto agli anni passati. Alla voce nuove entrate, occorre registrare quella di 2 milioni 707mila euro che fa riferimento a un contributo dallo Stato relativo alle “compensazioni nucleari” arrivato a Palazzo Mercanti il 3 maggio 2022, “Ma siamo ancora in attesa di sapere – ha precisato Perini – come collocare la somma. Intanto perchè lo stanziamento segue una causa giudiziaria e la sentenza non è ancora passata in giudicato in Cassazione, inoltre la somma corrisposta ha un vincolo di destinazione, probabilmente di bonifica, ma deve essere ancora verificato”.

Perini ha messo in evidenza un risparmio di 394mila euro legato alla riduzione dei costi del personale, e l’accantonamento disposto di 560mila euro per passività potenziali per le perdite di Asp “Città di Piacenza” in carico al Comune, in quanto socio al 95 per cento. “Sono cambiate le fonti di finanziamento per i nidi privati e per questo – è stato rimarcato – si sono liberati 200mila euro utilizzati per l’adeguamento Istat delle tariffe delle mense. Per la valorizzazione delle attività commerciali cittadine sono stanziati fondi per 200mila euro, con contributi che arrivano dalla Regione pari all’80 per cento, con un massimo di 80mila euro l’anno”. “Le spese per le attività di promozione natalizia, luminarie e villaggio in piazza Cavalli, saranno ridotte a 180mila euro rispetto ai 197mila dell’anno passato, che avevano anche un quota elargita da Iren”.

L’assessore Perini ha quindi dedicato una riflessione sugli incassi preventivati relativi alle contravvenzioni da codice della strada: “L’amministrazione ha deciso di ridimensionare le previsioni di entrata del 2022. Nel 2019 erano state stimate entrate per 5,1 milioni e quelle poi effettivamente accertate sono state per 3,8 milioni. Ho saltato il 2020 come anno poco significativo a causa del covid, nel 2021 invece sono state accertate entrate per circa 3,9 milioni di euro contro una previsione di circa 5,2 milioni con uno scarto negativo di circa un milione e 200mila. Nel 2022 erano state previste entrate dalle multe per 5,47 milioni, ma già stiamo rilevando minori introiti, ad oggi sono circa 3,1 milioni, pertanto si rende necessario cambiare al ribasso le previsioni con meno 317mila euro previsti nelle casse del Comune”.

Tema fondamentale quello delle spese per l’energia: “I costi per le utenze sono aumentati – ha spiegato Perini – ma abbiamo recepito un milione e 10mila contributo per coprire i maggiori oneri economici. Nel complesso l’incremento di stanziamento alla voce costi energetici vale circa 5 milioni di euro. Con questo importo la spesa dovrebbe essere coperta, ma ancora ci manca informazioni complete sull’impatto dell’illuminazione pubblica”. “La videosorveglianza richiede maggiori oneri – ha proseguito l’assessore – rispetto agli anni precedenti, a causa di interventi tecnici e costi di gestione, da qui la necessità di una rimodulazione del quadro economico. In vigore anche una proroga del servizio Ztl scaduto il 30 settembre, attualmente in gestione alla coop In Service. La proroga è valida fino al 31 gennaio,il tempo necessario per completare la gara in corso, visto che a giorni verranno aperte le buste per il nuovo appalto”. Perini ha precisato che per la “Fondazione Teatri è stato deciso di ridurre il contributo annuale da 700 mila a 550mila, ma si tratta di una variazione che mantiene l’entità in linea con gli anni passati. Non ha una valenza politica questa riduzione, piutosto è un fatto tecnico amministrativo che riguarda il bilancio 2022, che ha alcune rilevanze spostate nel 2023 e al momento corretto si faranno gli stanziamenti giusti. La volontà dell’amministrazione comunale non è quella di tagliare risorse per la Fondazione Teatri così come per la Ricci Oddi”.

Nel dibattito seguito alla relazione, il consigliere Massimo Trespidi (civica di centrodestra) ha rimarcato: “Il dato politico di questa variazione è quella di una diminuzione del contributo alla Fondazione Teatri per 300mila euro in tre anni e di 100mila euro in due anni per la Galleria Ricci Oddi. Emerge la volontà di un ridimensionamento della politica culturale della città, lo dicono i numeri. Quanto c’è dello Sforza Fogliani pensiero in questa? Il capogruppo del Pd Andrea Fossati ha messo in evidenza: “C’è una boccata importante d’ossigeno sui costi energetici dal governo grazie al milione di contributo dal Decreto Aiuti, siamo di fronte a grandi sacrifici per le utenze private e le imprese, ci aspettiamo interventi anche dal nuovo governo appena insediato. La Fondazione Teatri è un ente strategico per la città e prendiamo per buona la spiegazione dell’assessore sulla riduzione del contributo economico del Comune, voglio sottolineare il percorso virtuoso compiuto in questi anni dalla Fondazione che attraverso i crescenti stanziamenti ministeriali ha progressivamente sostituito i fondi comunali, un fatto positivo e un motivo di vanto. Per la Ricci Oddi vale lo stesso discorso, c’è la volontà politica di confermare i contributi con i bilanci 2023”.

L’ex assessore Jonathan Papamarenghi (civica di centrodestra) ha detto: “Vogliamo sentirci dire dall’amministrazione comunale e non dalla maggioranza che la Fondazione Teatri resta strategica, ma il contributo di 550mila euro di quest’anno non è sufficiente, si rischia di distruggere il lavoro dei professionisti che hanno operato in questi anni. Un importo inadatto, un numero a bilancio inserito senza un confronto con la Fondazione, che rischia di far perdere la mission culturale pubblica dell’istituzione”. Papamarenghi è stato crititco anche sulla riduzione dei fondi per la Ricci Oddi: “Così non si riesce a fare programmazione per la Galleria, le ultime mostre hanno evidenziato il suo potenziale ma sono aumentati anche i costi. Con la nomina del direttore e con la realizzazione dell’impianto di climatizzazione e il suo funzionamento”. Nel suo intervento Paola De Micheli (Pd) ha parlato delle scelte nella variazione di bilancio: “E’ importante far quadrare i conti per arrivare a predisporre al meglio numeri del 2023, perchè soltanto con il bilancio che quadra l’amministrazione può affrontare le scelte strategiche. Non c’è la volontà di ridimensionare la cultura piacentina e dalle linee di mandato che approveremo si comprenderà. Ho considerato insufficienti alcuni degi interventi del governo precedente sul tema inflazione ed energia e oggi sono la prima a chiedere all’opposizione di farsi portatrice al nuovo governo di una richiesta per misure più radicali, affinché l’effetto del caro bollette e dell’inflazione venga mitigato non solo per le casse del comune ma anche nella vita delle persone”.

L’ex sindaco Patrizia Barbieri è stata molto critica sul tema cultura. Sottolineando che la riduzione dei fondi per la Fondazione Teatri “evidenzia una effettiva volontà di depotenziare l’sitituzione culturale” “State cercando di mettere la Fondazione insieme alla Ricci Oddi – ha accusato – in un grande contenitore che sarà gestito dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano, la famosa cittadella della cultura che sarà un unico calderone. La Ricci Oddi invece aveva necessità di previsioni di finanziamento maggiori di quelle degli anni passati per proseguire nella crescita”.

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