“Esenzione Tari e stop ampliamento Ztl”: le richieste dei commercianti al sindaco

Una “Proposta di Piano Straordinario di Sostegno per il Commercio Cittadino”: il documento, elaborato da Confcommercio e Confesercenti, è stato presentato dalle due associazioni al sindaco di Piacenza Katia Tarasconi e all’Assessore al Commercio, Simone Fornasari, nel corso di un incontro in Municipio.

Confcommercio e Confesercenti hanno evidenziato “estrema preoccupazione per le problematiche nuove ed inaspettate, quali l’aumento indiscriminato ed incontrollato della componente energia – dovuto non solo al protrarsi del conflitto nei territori dell’Ucraina, ma anche a veri e propri fenomeni speculativi globali – che, unitamente all’aumento dell’inflazione, rischia di decimare nel breve l’intero comparto commercio cittadino”. Le Confederazioni del Commercio, “di concerto con la propria base e riportandone i timori e gli umori”, con l’elaborato fatto pervenire all’Amministrazione, hanno individuato delle criticità in relazione alle quali “appare pressante la necessità di un intervento”, e, nel contempo, delle soluzioni immediate a sostegno del comparto “al fine di arginare il fenomeno della chiusura delle attività e la conseguente desertificazione del tessuto urbano”.

Quattro sono i punti principali del documento: il Canone Unico di Occupazione di Suolo Pubblico (che vede la preoccupazione da parte degli ambulanti) e COSAP (per ciò attiene i pubblici esercizi); la Tari (relativa ai negozi di vicinato ed ai pubblici esercizi senza plateatico); l’organizzazione di almeno un evento culturale continuativo importante ed a valenza di marketing territoriale; la Revisione del PUMS 2020 – 2030″. “Pur essendo innumerevoli le criticità che preoccupano i commercianti, al tavolo dell’Amministrazione le Confederazioni hanno ritenuto di portarne solo quattro – puntualizza il Presidente di Confcommercio Raffaele Chiappa -, ciò perché si vuole cercare di lavorare insieme, aprendo un dialogo con il Comune, ente più prossimo ai bisogni degli operatori del commercio”. Il Presidente di Confesercenti Nicolò Maserati ha invece sottolineato “l’intollerabile situazione congiunturale che costringe ora i commercianti a confrontarsi con problematiche nuove ed inaspettate, quali l’aumento indiscriminato ed incontrollato della componente energia (gas-elettricità), condizioni non imputabili a responsabilità proprie delle piccole imprese del commercio e che anzi queste subiscono”.

“Le istanze oggi portate all’attenzione del Sindaco, sono state formulate unitariamente con Confesercenti: ciò a dimostrazione della gravità del momento che attraversano le piccole e medie aziende del comparto” – ha fatto presente Vicepresidente di Unione Commercianti Piacenza, Guido Musetti, che ha incalzato l’Amministrazione “a compiere oggi uno sforzo significativo a favore delle imprese del commercio al fine di evitare un mesto futuro per le aziende colpite dalla crisi ed un danno al tessuto economico del territorio”. Nel medesimo solco si è espresso il Direttore Generale di Confesercenti Fabrizio Samuelli: “Il settore commercio – che proviene da oltre tre anni di sofferenza prima per il Covid19 ed ora a causa della perdita del potere di acquisto delle famiglie cagionata dall’aumento dell’inflazione e del costo dei prodotti energetici – sarà quello che pagherà il prezzo più salato con la prevedibile chiusura di innumerevoli piccole attività”.

“L’incontro, al termine di un lungo confronto – fanno sapere le associazioni in una nota – si è concluso con la promessa da parte dell’Amministrazione di esaminare accuratamente quanto portato all’attenzione della stessa dalle Confederazioni e di rispondere tempestivamente in merito a quali interventi l’Ente Comunale intenda compiere per venire incontro alle legittime ed urgenti istanze di sostegno provenienti da tutti gli operatori del commercio e a tutela dell’economia del territorio”.

Di seguito una sintesi degli argomenti oggetto delle richieste portate all’attenzione dell’Amministrazione Comunale, punto per punto:

1) CANONE UNICO DI OCCUPAZIONE DI SUOLO PUBBLICO E COSAP
Esenzione o quanto meno riduzione del Canone Unico di Occupazione di Suolo Pubblico (per gli ambulanti) e della COSAP (per i pubblici esercizi), almeno per il periodo Giugno – Dicembre 2022, e fintanto che perduri nel 2023, l’attuale grave crisi energetica”. Nell’attuale situazione congiunturale – stante le difficoltà del mondo del commercio nel reperire liquidità per il pagamento delle bollette energetiche – consentire un piccolo sforamento al bilancio comunale potrebbe rappresentare il male minore, a fronte, in caso di inerzia, di un sicuro depauperamento del tessuto delle piccole e medie imprese commerciali le quali non potrebbero altrimenti sostenere il periodo di crisi che si prospetta con l’approssimarsi dell’autunno e soprattutto delle difficoltà che si preannunciano per l’inverno.

2) TARI (PER I NEGOZI DI VICINATO ED I PUBBLICI ESERCIZI SENZA PLATEATICO)
“Riduzione o meglio ancora esenzione del pagamento della TARI per il periodo Giugno Dicembre 2022, e fintanto che perduri nel 2023, l’attuale grave crisi energetica, per tutti i negozi di vicinato ed i pubblici esercizi anche senza plateatico”. L’Amministrazione comunale non ha direttamente potere per intervenire sui presupposti di tale imposta, ma potrebbe operare una forma di moral suasion con l’ATERSIR al fine di creare in seno al Consiglio Locale della stessa ATERSIR (organo preposto alla definizione e approvazione delle tariffe all’utenza), i presupposti per una consistente riduzione, almeno per l’anno 2023, delle tariffe. L’intervento di riduzione/esenzione dal pagamento della tassa è necessario almeno fino a quando i negozianti ed i pubblici esercizi saranno forzatamente e drammaticamente investiti dagli effetti della crisi energetica.

3) ORGANIZZAZIONE DI ALMENO UN EVENTO CULTURALE CONTINUATIVO IMPORTANTE ED A VALENZA DI MARKETING TERRITORIALE
Progettazione di un evento culturale della valenza ed importanza almeno pari a quella dell’esposizione legata al pittore KLIMT, organizzata dal Comune nel primo semestre 2022, all’interno della Galleria Ricci – Oddi, o a quella del GUERCINO, realizzata congiuntamente dal Comune, dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano e dalla Diocesi di Piacenza – Bobbio, che consenta a tutto il comparto produttivo, compreso quello del terziario, di fare rete per massimizzare i ritorni economici. La kermesse dovrebbe avere la caratteristica di essere prolungata nel tempo e di essere in grado di catalizzare visitatori, e turisti con un’operazione di marketing territoriale, tesa alla promozione di Piacenza Città d’Arte e Cultura, e che coinvolga tutti gli attori sul campo, e, in modo primario e particolare, le Associazioni di Categoria anche relativamente alle ricadute economico commerciali che un evento di tali potenzialità potrebbe generare quale volano strutturale dell’intera economia del territorio.

4) REVISIONE DEL PUMS 2020 – 2030
Le limitazioni della viabilità, c.d. ZTL, hanno da sempre danneggiato il commercio nelle zone nelle quali sono state istituite, in genere quelle poste all’interno del centro città, posto che gli avventori si spostano ad effettuare acquisti in prevalenza in zone non contemplate da dette restrizioni e quindi fuori dal centro storico. Il PUMS 2020-2030 prevede l’istituzione di 3 nuovi settori di ZTL, in zone che, attualmente, non hanno alcuna limitazione al traffico e sono considerate quali percorsi di avvicinamento al Centro Storico ed ai parcheggi ivi esistenti. I commercianti auspicano la sospensione del previsto processo di allargamento della ZTL, ed il ripristino di una situazione già esistente fino alla metà degli anni ’90, la quale consentiva la “circumnavigazione” del cuore del Centro Storico, mediante un percorso perimetrale ad anello (il c.d. “percorso degli alberghi”), consistente in una zona perimetrale limitata al traffico più compressa rispetto a quella attuale: le direttrici principali partivano da Piazza S. Antonino andando in direzione di via Scalabrini che era percorribile in un solo senso di marcia, e vedeva Via Roma completamente transitabile ad un senso di marcia. Il ripristino di questa antica soluzione consentirebbe di riattivare dei flussi essenziali di traffico veicolare che, venuti a mancare, hanno provocato un drastico se non decisivo calo delle attività commerciali nelle zone in cui attualmente le limitazioni insistono (cfr. allegata piantina con uno schema di una ipotetica ZTL, attualizzata ad oggi, ma paragonabile al citato “percorso degli alberghi”). Il mondo del commercio ha chiesto, altresì, una rimodulazione/riduzione dell’orario di operatività dell’area interdetta a ZTL, ipotizzando la sospensione delle limitazioni di accesso tra le 13:00 e le 14:30, oltre ad un’apertura serale anticipata alle ore 18.00, che andrebbe a favorire i lavoratori dipendenti, i quali potrebbero effettuare acquisti anche quotidiani e di prima necessità.

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