Caso Levante, l’appuntato Esposito condannato a cinque anni e dieci mesi

Condanna a cinque anni e dieci mesi: è la sentenza pronunciata dal tribunale di Piacenza, al termine del processo di primo grado, nei confronti dell’appuntato scelto Angelo Esposito, uno dei carabinieri della caserma Levante finito nell’inchiesta della procura piacentina che nel luglio del 2020 aveva portato all’arresto di sei militari dell’Arma – accusati a vario titolo di numerosi reati, dallo spaccio di droga alla tortura -, con la caserma di via Caccialupo a Piacenza (primo caso in Italia) posta sotto sequestro.

Esposito, l’unico tra i militari dell’Arma coinvolti nell’inchiesta ad aver scelto il rito ordinario con il dibattimento in aula, è stato assolto da ipotesi di omesse segnalazioni e abuso di ufficio e per lui i giudici hanno riqualificato l’accusa di sequestro di persona in arresto illegale; è inoltre caduta l’aggravante delle lesioni per il reato di tortura. La pubblica accusa nei suoi confronti aveva chiesto una pena di otto anni e dieci mesi. Nei giorni scorsi – lo ricordiamo – la Corte di Appello si è pronunciata nei confronti degli ex colleghi dell’Arma coinvolti, che hanno avuto riduzioni delle pene del primo grado.

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