Olivicoltura di confine: in un libro la storia del primo Extravergine Piacentino

Un libro che racconta la realizzazione di un sogno: produrre Extravergine nel territorio Piacentino partendo da una storia vecchia di sette secoli. Si intitola “Olivicoltura di confine” (Casa Editrice Mattioli 1885) e l’autore è Gianpaolo Bononi, un passato da manager di grandi aziende e protagonista di un progetto che ha portato alla reintroduzione dell’olivo a Gropparello, nelle colline piacentine, dove Bononi ha messo radici.

Come testimonia una ordinanza sulla piantagione degli ulivi nel territorio di montagna di Gilberto da Gente, Podestà di Parma dal 1253 al 1259, l’olivicoltura era presente nell’area del piacentino già dopo l’anno mille, raggiungendo il suo momento di massima diffusione in concomitanza con l’optimum climatico del XIII secolo, per poi perdersi progressivamente. Il libro – che contiene i contributi di Ettore Capri, Docente Università Cattolica del Sacro Cuore, dell’agronomo Mauro Carboni, dei giornalisti Riccardo Lagorio e Giorgio Lambri e dello chef stellato Tommaso Arrigoni – racconta l’esperienza innovativa sviluppatasi all’alba del nuovo millennio, grazie alla integrazione di competenze diverse, imprenditoriali, agronomiche e tecnologiche, e condotta fino alla produzione ed alla commercializzazione del primo Olio Extravergine Piacentino, nel segno della sostenibilità, del rispetto e del recupero dell’ambiente e delle tradizioni del territorio.

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