Donna Vita Libertà, domenica in Fondazione la scrittrice Farian Sabahi

Domenica 5 febbraio il comitato Donna Vita Libertà organizza una serata, dal titolo “Non è più solo il velo”, dedicata al tema delle persecuzioni verso le donne iraniane. All’Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano (via Sant’Eufemia 12; dalle ore 18.30 alle ore 21) interverrà la scrittrice Farian Sabahi, che parlerà del problema dell’Iran dal punto di vista storico, per arrivare alle problematiche attuali e riflettere sul futuro della lotta contro la dittatura sanguinaria.

“Quello che sta accadendo in Iran è un affare che riguarda tutti, non si può restare insensibili”, sono le parole dell’assessora alle pari opportunità Serena Groppelli, intervenuta alla conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa. “È necessario – prosegue – portare l’attenzione su ciò che avviene, spiegarlo, raccontarlo il più possibile, riflettere insieme. In un recente incontro Anci sulle pari opportunità si è pensato di dedicare l’8 marzo prossimo al tema delle donne iraniane. Ci saranno una serie di eventi e iniziative che noi ovviamente appoggeremo”.

Il comitato “Donna Vita Libertà” è nato tre mesi fa a sostegno delle lotte del popolo delle donne iraniane. Già diverse iniziative sono state svolte, dalla fiaccolata del 23 dicembre per le strade di Piacenza alla presenza fissa ogni venerdì pomeriggio in piazzetta San Francesco. “Del comitato fanno parte, oltre a diverse organizzazioni, anche cittadini comuni e rappresentanti della comunità iraniana – spiega Tiziana Ferrari, rappresentante di Donna Vita Libertà -. Le presenze settimanali proseguiranno: ogni venerdì alcuni rappresentanti delle associazioni che sono all’interno del comitato portano il loro sostegno, mentre i ragazzi della comunità iraniana ogni volta ci aggiornano sui dati drammatici delle incarcerazioni e delle esecuzioni compiute in Iran, Paese in cui vivono ancora le loro famiglie. In Italia esistono altri comitati simili, sarebbe auspicabile metterci in rete”.

Nel corso della conferenza stampa di martedì 31 gennaio è stato inoltre presentato lo striscione in solidarietà della lotte delle donne e del popolo iraniano che, su richiesta del comitato, il Comune ha deciso di esporre all’esterno del palazzo comunale.

Nel corso dell’iniziativa “Non è più solo il velo” di domenica 5 febbraio interverranno Tiziana Ferrari e Mariagrazia Cristalli (coordinatrici comitato Donna Vita Libertà), Pierluigi Bersani (presidente dell’Isrec), Paola Gazzolo (presidente del Consiglio comunale di Piacenza). Ci sarà il contributo musicale della pianista Elena Soresi. La serata sarà moderata dalla giornalista Patrizia Soffientini. Farian Sabahi, scrittrice e ricercatrice storica, è autrice di libri come “Storia dell’Iran” e “Donne di Teheran”.

IL COMITATO – Le manifestazioni di Donna Vita Libertà sono cominciate il 16 settembre, il giorno in cui Mahsa Amini, 22 anni appena compiuti, fu uccisa di botte dalla “Polizia Morale” perché non portava il velo in modo corretto. Da allora non si sono più fermate e la loro protesta è diventata anche la nostra, come in tante piazze italiane e non solo. Ormai in Iran la lotta delle donne è diventata la battaglia di un intero popolo, soggiogato da un khomeinismo oscurantista, umiliato da una Sharia intollerante, represso da una Guardia Islamica brutale. Ogni venerdì, a partire dalla fiaccolata organizzata il 23 dicembre 2022, si svolgono presidi in Piazza San Francesco alle ore 18 (e che proseguiranno anche nel mese di febbraio). Tante sono le associazioni e sigle che partecipano e portano la loro testimonianza nei presidi. La rivolta dilaga ovunque e finalmente anche in Occidente, anche a Piacenza, qualcosa si muove. Il parlamento europeo ha inserito i Pasdaran, il corpo delle guardie della rivoluzione islamica nella lista dei terroristi, una presa di posizione importante per migliaia di uomini e donne che rischiano la propria vita chiedendo il rispetto delle libertà fondamentali. Inoltre a Piacenza, il Consiglio comunale di Piacenza con un atto di grande responsabilità, il 23 gennaio ha approvato all’unanimità la mozione di risoluzione che impegna la Presidente del Consiglio comunale ad inviare alla Presidente del Consiglio dei Ministri e ai Presidenti di Camera e Senato, formale richiesta che gli stessi si adoperino a sostegno della giustizia e libertà per il popolo iraniano con iniziative di sensibilizzazione. Lo stesso documento verrà anche inviato all’ambasciata iraniana in Italia. Sempre nel testo della risoluzione si legge che verranno invitati tutti i 330 consigli comunali delle province dell’Emilia Romagna ad adottare la stessa risoluzione. È un segnale importante e raro che il Consiglio comunale si faccia promotore di un appello a tutti i consiglieri della Regione, su una questione che non è prettamente cittadina o nazionale.

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