“Ho fatto il mio dovere e ho ricevuto il regalo di salvare una vita”

Si chiama Stefania Petrosino, pugliese di origine ma ormai piacentina dal 2016, anno nel quale ha iniziato a fare l’infermiera nell’azienda sanitaria della nostra città. Oggi lavora al Reparto di Rianimazione dell’Ospedale Guglielmo da Saliceto e sabato 18 marzo ha salvato la vita di un uomo colto da malore, mentre si trovava fuori servizio.

Come ha raccontato al “Corriere di Bologna”, quella di sabato 18 marzo doveva essere una mattina da dedicare alla famiglia: in compagnia di suo marito e di sua figlia, era andata al Centro Commerciale Galassia per comprare un regalo. Ma ad un certo punto ha notato un capannello di persone intorno ad un anziano accasciato sul pavimento del negozio. “Mi sono avvicinata subito – ha riferito – credendo che qualcuno non si fosse sentito bene. Appena ho visto quell’uomo mi sono resa conto che non era cosciente e non respirava. Mi sono messa di fianco al suo corpo per praticare il massaggio cardiaco”. Nel frattempo, le persone presenti hanno telefonato al 118 e la professionista sanitaria è stata messa in contatto con la Centrale Operativa 118 Emilia-Ovest che, ovviamente, le ha chiesto di continuare a praticare il massaggio cardiaco in attesa dell’arrivo dei soccorsi. “Ho toccato con mano come il DAE sia determinante per salvare una vita – ha aggiunto – siamo una città davvero fortunata, in pochissimi minuti abbiamo avuto la possibilità di soccorrere un uomo con un dispositivo in grado di far ripartire il cuore”.

“Sono contenta che il quadro clinico dell’uomo sia in via di miglioramento – aggiunge Stafania Petrosino -. Credo di essermi trovata nel posto giusto al momento giusto. Dal canto mio ritengo di aver fatto solo quello che dovevo. Sono abituata a vedere ogni giorno pazienti gravi che lottano per sopravvivere. Forse per questo mi stupisco della tanta attenzione che sta riscuotendo quel che ho fatto. Ero entrata in quel centro commerciale insieme alla mia famiglia per comprare un regalo e ne sono uscita senza, ma davvero felice di aver salvato una vita”.

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