Proroga di 4 anni a Seta e aumenti in arrivo: i bus accendono l’assemblea dei sindaci

Sembrava un’assemblea di ordinaria amministrazione, con l’approvazione all’unanimità del rendiconto 2022 in Provincia, quando è toccato al trasporto pubblico locale dare gas alle proteste dei sindaci di Piacenza.

Tempi agenzia in provincia

Nel dettaglio, la scoperta in chiusura della seduta, dell’adeguamento dei contributi chiesti ai Comuni per sostenere le spese, un 4,3% dettato dall’andamento dell’inflazione. L’importo complessivo versato dalle amministrazioni locali passa da 510mila euro del 2022 a 531mila da corrispondere nel 2023. Così come si dovrà procedere all’adeguamento tariffario dei biglietti extraurbani, fermo dal 2013, è stato spiegato dai vertici di Tempi Agenzia, cui spetta la pianificazione del trasporto pubblico locale e i rapporti con chi materialmente esegue il servizio, e cioè Seta. Dettagli forniti dai vertici dell’agenzia, l’amministratore unico Paolo Garetti e il direttore Paolo Ripamonti, dopo aver presentato ai sindaci la decisione di prorogare per 4 anni, fino a dicembre 2026, il contratto di servizio a Seta, invece di indire una gara per la gestione del trasporto pubblico locale.

Una possibilità prevista dalla legge 25 del 28 marzo 2022: agli enti gestori dei contratti del trasporto pubblico locale viene data la possibilità di prorogare, fino alla fine del 2026, i contratti già in essere, a fronte di un piano di investimenti significativo, che vada in ammortamento oltre alla data di conclusione della proroga, e che sia finalizzato a un miglioramento del servizio. Tempi Agenzia ha deciso di cogliere questa opportunità.

“Gli investimenti prospettati ammontano circa a 26 milioni di euro (21 milioni per i bus, poco meno di 5 milioni per gli impianti, ndr). I contributi per i mezzi vedono la partecipazione di Seta con risorse proprie pari al 17% – spiega Garetti -. Questo consentirà di rinnovare il parco mezzo, facendo scendere l’età media quasi al livello europeo (10 anni, ndr), con un miglioramento dal punto di vista ambientale. Saranno acquistati 68 nuovi mezzi, alimentati sia a gasolio, che metano e elettrici. Di questi, 31 entreranno in servizio nel 2023, altri 9 nel 2024, 13 nel 2025 e 15 nel 2026. Altri investimenti sono stati destinati per le stazioni di ricarica dei bus. Entro un paio d’anni – continua Garetti – spariranno i mezzi più vecchi e inquinanti, e i nuovi autobus garantiranno una massima accessibilità”.

IL DIBATTITO SULLA PROROGA – “E’ uno scandalo questa proroga – sbotta Paola Galvani, sindaco di Rottofreno -. Già ne era stata concessa una, di un paio d’anni, a causa del covid, adesso ne arriva un’altra addirittura di 4 anni. L’investimento da parte dell’azienda è il minimo. Nel settore pubblico, se noi decidessimo di comportarci così, avremmo la Corte dei Conti sul collo. In un settore come questo le gare aiutano a creare concorrenza e migliorare il servizio”. Giuseppe Sidoli di Vernasca condivide “la reazione passionale del sindaco di Rottofreno, ha detto delle cose che fanno riflettere”. Una considerazione che accomuna tutte “le agenzie, come Atersir e Arpae, condotte da tecnici che hanno l’unico obiettivo di portare a casa il proprio stipendio, mentre noi sindaci, eletti dai cittadini, abbiamo un’altra impostazione”.

“L’Italia è un Paese strano – commenta il sindaco di Castelvetro, Luca Quintavalla – la riflessione vera è: le gare a cosa servono? A creare concorrenza e quindi maggiore efficienza. Questo può valere in servizi remunerativi, ma non è questo: nel trasporto pubblico locale i biglietti incidono del 25%, quello che contano sono le risorse pubbliche investite, da parte di Regione e Stato”. “La proroga – interviene la prima cittadina di Piacenza Katia Tarasconi – è stata decisa da una norma statale, visti gli aumenti dei carburanti: il metano, ad esempio, è raddoppiato. A me spaventa di più che si cerchi di creare aggregazioni più grandi, già siamo con Reggio e Modena (bacino d’utenza di Seta), io preferirei qualcosa di più locale, perché più ti allontani dal territorio più è difficile fare una programmazione adeguata alle esigenze. A me spaventa di più il tema di accorpamento con altre Agenzie del trasporto pubblico, facciamo una riflessione anche con la Regione su questo tema”.

LA REPLICA DI GARETTI – “Non è stata una decisione assunta da noi, Tempi Agenzia è solo il soggetto attuatore della decisione di prorogare gli appalti in essere – spiega Paolo Garetti -. L’aumento dei costi del carburante ha messo in difficoltà il settore dei trasporti, quello pubblico incluso. Davanti al rischio che la gara andasse deserta, o che il vincitore non riuscisse poi a garantire un servizio nei termini previsti, si è deciso di prorogare”.

PROTOCOLLO TRASPORTO PUBBLICO, IL DIBATTITO – Ma il tema che forse ha più acceso gli animi è stato il rinnovo del protocollo di intesa per la mobilità piacentina, affrontato dall’assemblea quasi in zona Cesarini. La novità dell’adeguamento del contributo richiesto ai Comuni per il 2023 non è andato giù ai sindaci. “Quando è stato deciso? Noi abbiamo già chiuso il bilancio a dicembre” – dice Patrizia Calza, sindaco di Gragnano Trebbiense. “Il protocollo è scaduto, ma cosa prevede? Mi sarei aspettato una sua presentazione – interviene Luca Quintavalla, sindaco di Castelvetro -, anche perché dovrà essere approvato sia dalle giunte che dai consigli comunali”. “Mi sembra davvero di cattivo gusto, scoprire questa cosa in chiusura di una lunga discussione e quando eravamo in procinto di salutarci – commenta Claudia Ferrari, sindaco di Sarmato -. L’adeguamento dei contributi comporterà di adeguare anche i nostri bilanci con variazioni ad hoc. E poi dove ricadranno le richieste dei cittadini per calmierare aumento delle tariffe dei biglietti? Su noi Comuni”.

LA REPLICA DI TEMPI AGENZIA – “L’adeguamento del costo dei biglietti, per quanto riguarda le tratte extraurbane, è fermo dal 2013 – spiega il direttore di Tempi Agenzia Paolo Ripamonti -, quindi ci sarà un incremento che aggiorna queste tariffe, fermo restando le tutele per le fasce più deboli. L’ordine del giorno parla di protocollo, abbiamo ritenuto di evidenziare i presupposti che determinano l’opportunità della proroga del servizio, perché consentirà investimenti mai visti”. “L’adeguamento dei contributi dei Comuni è stato deciso durante l’assemblea dei soci (di cui fanno parte Comune e Provincia di Piacenza, ndr) – continua Paolo Garetti -, sarà del 4,3% in base all’inflazione. Nel 2022 l’importo complessivo corrisposto era di 510mila euro, nel 2023 passerà a 531mila euro”.

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di PiacenzaSera, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.